Manovra, La Russa: “Accettare i tagli ai ministeri senza piagnistei”

Ignazio La Russa

È “inutile mettersi a piangere” perché “i tagli li fanno tutti in Europa”, e “tutti i ministri li devono accettare come li accetto io in quanto rappresentante di un governo che deve raggiungere degli obiettivi”. Ad affermarlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a proposito della manovra economica al vaglio del governo.

Per La Russa la manovra potrebbe portare a un taglio “forse del 10%, ma uguale per tutti” dei budget dei ministeri. L’importante, sottolinea il coordinatore del Pdl, è però “mantenere il criterio della flessiblità: deciderò io dove e come”. Le missioni all’estero, ad esempio “non si toccano”: su questo La Russa non farà “lo sconto di una lira, ci va di mezzo la sicurezza dei ragazzi”.

Le “esigenze contabili in questo ambito non possono avere la precedenza”, a meno che “il governo non prenda delle decisioni politiche”. È allo studio, per esempio la possibilità di ridurre missioni come quella “nei Balcani, in Bosnia”, ma “il costo di quelle che sono in essere sino al giorno in cui non vengono chiuse non può essere ridotto”. E’ poi da escludere “che sia abolita la società Difesa e servizi Spa. Sarebbe un controsenso – spiega – è uno strumento per risparmiare, per sopperire alla mancanza delle risorse”. Quanto alle possibili difficoltà tra Berlusconi e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, La Russa sottolinea come “più di altre volte” ci sia stato “confronto produttivo”.

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