Latorre (Pd): al governo senza rotture a sinistra

ROMA – ''Le riforme non si possono fare rompendo a sinistra con Nichi Vendola. E le amministrative hanno dimostrato che il nostro progetto di alleanze sta mettendo radici perche' il fallimento del berlusconismo sta gia' portando elettorati di diversa estrazione a mischiarsi fra loro''.

E' quanto afferma al Messaggero il vicepresidente dei senatori del Partito democratico, Nicola Latorre, che, osservando come ''serviranno scelte difficili'' per affrontare la crisi, illustra cosi' i tre cardini delle proposte del Pd: ''Riduzione dei costi della politica; rendere piu' caro il lavoro precario rispetto a quello indeterminato; ridistribuire il carico fiscale a parita' di gettito spostando le tasse dal lavoro e dalle imprese sulle rendite, ma niente patrimoniale''. ''Tutto quello che ho detto – aggiunge Latorre – e' incardinato nella prospettiva di una alleanza con i moderati''.

Su Pontida, Latorre afferma: ''Un fatto politico Bossi l'ha riconosciuto, ovvero che in questa fase la maggioranza degli italiani sta con il centrosinistra. Ne dovrebbe conseguire la scelta di andare alle elezioni perche' il Paese e' in difficolta' e andrebbero prese immediatamente decisioni difficili con il consenso degli elettori''. ''Pontida – aggiunge – e' la dimostrazione plastica di quanto brancolino nel buio i leader di centrodestra''.

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