Laura Boldrini: violenza sulle donne, Convenzione di Istanbul legge dal 1° agosto

Laura Boldrini: violenza sulle donne, Convenzione di Istanbul legge dal 1° agosto
Laura Boldrini, presidente della Camera (LaPresse)

ROMA – Dal 1° agosto 2014 pene più severe per chi compie atti di violenza sulle donne: la presidentessa della Camera Laura Boldrini ha annunciato l’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul, il trattato europeo sulla prevenzione e la lotta alla violenza femminile.

Un “motivo d’orgoglio per tutti“, come lei stessa ha precisato attraverso la sua pagina Twitter.  Le parole della Boldrini hanno però scatenato la reazione della deputata del M5S Roberta Lombardi: “Laura Boldrini ipocrita che plaude all’introduzione della Convenzione di Istanbul contro violenza donne. E mantiene il picchiatore questore Dambruoso al suo posto”, facendo riferimento al gesto compiuto da Stefano Dambruoso di Scelta Civica, che colpì al volto la grillina Loredana Lupo.

Come si legge dal testo ufficiale, obiettivo della Convenzione di Istanbul è quello di:

 – Proteggere le donne da ogni forma di violenza e prevenire, perseguire ed eliminare la
violenza contro le donne e la violenza domestica;
– Contribuire ad eliminare ogni forma di discriminazione contro le donne e promuovere la concreta parità tra i sessi,    ivi compreso rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne;
-Predisporre un quadro globale, politiche e misure di protezione e di assistenza a favore di tutte le vittime di violenza  contro le donne e di violenza domestica;
-Promuovere la cooperazione internazionale al fine di eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica;
-Sostenere e assistere le organizzazioni e autorità incaricate dell’applicazione della legge in modo che possano    collaborare efficacemente, al fine di adottare un approccio integrato per l’eliminazione della violenza contro le donne  e la violenza domestica”.

Con le tre recentissime ratifiche da parte di Spagna, Andorra e Danimarca, è stato superato il numero di dieci Paesi, membri del Consiglio d’Europa, previsto perché il trattato diventi legalmente vincolante. Il Parlamento italiano è stato tra i primissimi ad avere ratificato con voto unanime un atto di così grande importanza.

Gestione cookie