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Lavoro, Bindi: “Il nostro sì non è scontato”

di Maria Elena Perrero |22 Marzo 2012 11:08

ROMA – ''Il nostro si' alla riforma del lavoro? Non e' affatto scontato''. Parola del presidente del Pd Rosy Bindi che in un'intervista all'Unita' sottolinea che Monti non dovrebbe dimenticare che il suo governo ''e' nato anche perche' un grande partito, il Pd, ha lavorato affinche' questo avvenisse''.

''Si era deciso di procedere con l'accordo tra le parti – spiega Bindi -, come presupposto fondamentale, e questo non e' quello che sta avvenendo. Riteniamo che questo sia un gravissimo errore del governo''. Per quanto riguarda il Pd, aggiunge, ''dobbiamo trovare attraverso il dibattito interno un nostro punto di sintesi e la direzione di lunedi' sara' l'occasione giusta. Ma la nostra posizione comune non puo' che essere per un impegno a modificare il testo in Parlamento''.

Bindi sottolinea che non si riferisce solo all'articolo 18 ed evidenzia che ''non si sono fatti passi forti e significativi per il superamento delle differenze tra lavoro a tempo indeterminato e il precariato''.

L'articolo 18 non sara' ''indigesto'' per il senatore Ichino, aggiunge, ma ''per il Pd e' indigesto tutto cio' che e' indigesto per i lavoratori''. L'impressione, afferma, ''e' che il governo stia attuando la lettera della Bce nella direzione che avrebbe potuto scegliere Berlusconi. Io francamente non sono piu' disponibile a dare il mio voto a un governo che fa scelte di destra''.

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