Riforma del lavoro: Cgil sciopera, Bersani “a metà”, la Ue promuove

ROMA – Riforma del lavoro: la Cgil sciopera, Pierluigi Bersani è convinto a metà, la Ue invece promuove l’intero pacchetto. La rifomra del mercato del lavoro messa a punto dai tecnici del governo Monti, dopo settimane di trattativa, non convince tutti. La Cgil ha annunciato 16 ore di sciopero, di cui 8 per uno sciopero generale con manifestazioni territoriali e 8 per assemblee. Questa è la proposta della segreteria della Cgil al direttivo del sindacato riunito contro le modifiche all’articolo 18.

Delle 16 ore di sciopero proposte al direttivo della Cgil, otto sono per assemblee e iniziative specifiche e otto in un’unica giornata, con manifestazioni territoriali e assemblee nei posti di lavoro. La data sarà definita sulla base del calendario della discussione in Parlamento. Secondo una prima scaletta di massima delle iniziative la Cgil prevede anche una petizione popolare per raccogliere ”milioni di firme”, l’avvio del lavoro con la Consulta giuridica per i percorsi legali (ricorsi), una campagna nazionale ”a tappeto” di informazione, prime mobilitazioni nei posti di lavoro e nei territori e iniziative specifiche con i giovani per contrastare le norme ”sbagliate” sul precariato.

Neanche Bersani è stato particolarmente tenero sulla questione: “Non parlo di lavoro e articolo 18 perché lo farò stasera a ‘Porta a Porta’. In ogni caso non so se di accordo si può parlare”.

Di tutt’altro tenore la “promozione” arrivata da Bruxelles. La Ue sostiene la riforma del lavoro italiana: ”Ha intenzione di dinamizzare il mercato del lavoro, corrisponde al nostro obiettivo di creare un mercato più dinamico e la sua direzione è degna di sostegno”, ha detto oggi il commissario Ue all’Occupazione Lazlo Andor, precisando come la riforma abbia un”’ambizione notevole”. ”Superare la segmentazione del mercato del lavoro in Italia è la stessa sfida che abbiamo anche noi in Ue”, ha detto Andor, spiegando come, di recente, abbia avuto modo di parlare a lungo della riforma del governo italiano con il ministro Elsa Fornero. Per Andor, il governo ha dimostrato ambizione e ha anche ”investito tempo ‘extra’ nel dialogo con le parti sociali”.

Gestione cookie