Lavoro, Franceschini: “Non si tocchino i contratti in vigore”

ROMA – Si torni a lavorare sulla ''traccia'' indicata dallo stesso premier durante il suo intervento in Senato a novembre per la prima fiducia, ''differenziando le regole per i nuovi assunti da quelle per i contratti gia' in essere''. Lo dice a Repubblica il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini, sottolinenando che il Partito democratico sara' impegnato in Parlamento per proporre modifiche al testo sulla riforma del lavoro.

''Nessuno mette in discussione il sostegno al governo – spiega -. E penso che il cambiamento di quella norma sui licenziamenti per motivi economici non possa avvenire con maggioranze occasionali: ne' riproponendo la vecchia opposizione piu' la Lega, ne' con un arco di forze contro il Pd''.

Anche per il Pd, precisa Franceschini, c'e' l'impegno a 'chiudere' la riforma del lavoro entro l'estate: ''il testo modificato – afferma – potrebbe essere approvato entro gli stessi termini di un decreto legge''. La norma sull'art.18, aggiunge, ''e' sbagliata sia per gli effetti individuali che produce, sia per l'impatto psicologico in un Paese gia' impaurito''.

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