Lazio: Abbruzzese rappresentanza per 2 mln in un anno, prende 15mila voti

ROMA – Mario Abbruzzese, due milioni spesi per rappresentanza in un anno alla Regione Lazio, premiato a Frosinone con 15 mila voti. Spulciando i conti del consiglio regionale nel 2011 c’è infatti un mare di soldi passato per le mani del presidente Mario Abbruzzese, dell’ufficio di presidenza e dei gruppi politici.

Appena rieletto in provincia di Frosinone con oltre 15 mila voti, Abbruzzese ha avuto un budget di spesa per voci “di rappresentanza” da quasi due milioni di euro. Contributi ad associazioni, parrocchie, realtà sportive, pro loco. Molte di queste proprio a Frosinone, il “feudo” dell’esponente del Pdl. Tra le varie fatture, l’acquisto di alcune penne Montblanc a 264 euro ciascuna, i servizi fotografici commissionati alla St. Peter Photo, i conti saldati al bar della Pisana, tra “coffee break”, “buvette presidente” e catering per eventi.

Giulio De Santis per il Corriere della Sera elenca:

Un fiume di denaro è passato per le mani dell’allora presidente Mario Abbruzzese (Pdl), dell’ufficio di presidenza (con dentro tutti i principali partiti: Pdl, Pd, Udc, Lista Polverini, Idv) e dei gruppi politici. E, anche se la presidente più volte ha negato che ai partiti siano arrivati contributi più che decuplicati, le carte parlano chiaro: alla voce “spese per il funzionamento dei gruppi consiliari”, ci sono esattamente 13 milioni 899.999,70. Cioè i famosi 14 milioni di cui si è sempre parlato.

E come risponde la Regione Lazio, ad una zona come quella del frusinate? Con un flusso di soldi non indifferente, erogato a pioggia: bastano poche migliaia di euro, non cifre da capogiro. Ma è la somma, alla fine, a fare il totale. Così, ci sono i 3 mila euro all’associazione «I love Alatri» (più altri mille agli «Amici di Alatri»), i 4 mila alla «Città di Anagni» patria di «Batman» Fiorito e al Comune di Fiuggi, i contributi allo sport locale: duemila euro al «Tennis Sport Club Cassino», tremila al Cus Cassino, mille al «Milan Club Cassino».

Più un’infinita di altre realtà, piccole o medie, sparse in giro per il Lazio. Dall’Universitaria agraria di Allumiere al Comune di Ventotene, dal basket alla boxe, dai salesiani ai licei, dalla confraternita «San Antonio da Padova» al «Gruppo folk ciociaro Valle di Comino», dal centro ippico «San Pasquale» alle pro loco. Contributi leciti, ci mancherebbe. Che vanno a realtà che, magari, farebbero fatica a sopravvivere. Ma che, al tempo stesso, creano un vincolo «speciale» tra il politico di turno e la stessa associazione. Un rapporto che si traduce, spesso, in voti.

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