“50mila € sottobanco al politico”: intercettazione che incastra la Lega?

Pubblicato il 13 Aprile 2012 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi (Lapresse)

GENOVA – Un’intercettazione che potrebbe rivelarsi decisiva nel filone genovese dell’inchiesta sulla Lega Nord e sul suo ex tesoriere Francesco Belsito. Secondo quanto riportato dal Secolo XIX, lo stesso Belsito, durante una telefonata con Romolo Girardelli, parla di una registrazione in cui si capirebbe che sta consegnando 50 mila euro sottobanco a un personaggio politico e collega quell’episodio alla Regione e a Fincantieri.

Attraverso l’intercettazione gli inquirenti stanno cercando di capire se l’ex tesoriere del Carroccio faccia riferimento, tra le persone che potrebbero essere state presenti al momento della consegna, al segretario regionale della Lega, Francesco Bruzzone, che è stato vicepresidente della Regione Liguria e sponsor di Belsito per la nomina in Fincantieri. “Il suo nome era già al centro dell’inchiesta della Procura di Genova perché Belsito, in un’altra telefonata, diceva di avergli dato 50 mila euro per un posto nel cda di Fincantieri”.

“Francesco Belsito non ha agito da solo. Hanno trovato il capro espiatorio. Ma c’era una rete, un sistema consolidato”, spiega in un’intervista al Giornale Sabrina Dujany, assistente dell’ex tesoriere della Lega in Liguria. In questo momento, sottolinea Dujany, “si getta fango su tutti per coprire i veri responsabili”. “Lo so che chi tocca Belsito muore – spiega ancora – ma io non lo rinnego e se mi vogliono cacciare lo facciano pure. Io più che di lui mi vergogno di chi ora passa dall’altra parte e gli getta fango addosso”. Certo, osserva, “non ha fatto tutto da solo né sua sponte. Se lei riceve un bonifico tutti i mesi e invece di restituirlo se lo tiene, che significa? Che non ha agito da solo”.