Lega, “Candidato gay indagato per stalking: ‘Minacce e persecuzioni all’ex'”

Lega, candidato gay condannato per stalking: “Minacce all’ex”

MILANO – Un candidato leghista omosessuale, candidato sindaco al comune di Pieve Emanuele (Milano), sarebbe stato indagato per stalking per aver “pedinato, telefonato, spedito lettere e fatto incursioni nel profilo Facebook” al suo ex. Lo scrive Libero.

Secondo quanto scritto nel provvedimento giudiziario che riporta Libero, l’esponente del Carroccio si sarebbe reso colpevole di “atti persecutori” che hanno creato nella vittima, uno studente, uno “stato d’ansia, paura e timore per l’incolumità sua e dei familiari, costringendolo ad alterare le abitudini di vita”.

I fatti contestati dal pm di Milano, Adriana Blasco, risalgono alla fine del 2011, quando, secondo Libero, la storia tra il leghista e il fidanzato terminò. Secondo l’accusa, il leghista avrebbe minacciato il suo ex compagno con una pistola scacciacani e l’avrebbe preso a pugni e schiaffi per costringerlo a consegnargli il cellulare e, così, monitorare quello che faceva dopo la rottura. Inoltre, l’accusato si sarebbe introdotto nel sistema informatico di Vodafone con la password della vittima per controllare il suo traffico telefonico. Avrebbe infine inviato ad alcuni amici comuni delle fotografie del ragazzo corredate da dettagli intimi della loro relazione, e avrebbe costretto il suo ex a non mettere più piede nei locali frequentati da omosessuali.

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