MILANO – Negli atti delle inchieste condotte a Milano, Napoli e Reggio Calabria sull’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, emerge un episodio legato a un presunto fascicolo formatosi sul Trota che sarebbe stato “affossato da Silvio”. Al telefono con Francesco Belsito a parlare è Nadia Dagrada. La donna parla di un fascicolo e chiede: “E’ vero che continuano a dire ai magistrati di mettere sotto il fascicolo?… ma prima o poi il fascicolo esce”. La Dagrada spiega anche che se emergesse la vicenda del denaro passato al figlio di Bossi, quest’ultimo rischierebbe il carcere.
Sempre dalle telefonate intercettate emergono altri elementi di accusa nei confronti della gestione dei fondi della Lega. “Si evince – come annotano gli investigatori – che i revisori dei bilanci della Lega non si sono ‘mai visti’ e che i bilanci vengono redatti da Nadia Dagrada ma che non vengono affatto revisionati”.
Un altro capitolo riguarda la consegna di 50 mila euro a Francesco Bruzzone, segretario regionale della Lega in Liguria, per far entrare l’ex tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito, nel cda di Fincantieri di Genova, ruolo che effettivamente Belsito ha poi ricoperto.
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