Lega dice sì alla manovra, ma è spaccatura sui rifiuti

ROMA, 30 GIU – ''Sulla finanziaria e' stato fatto un buon lavoro''. Dopo riunioni, strappi, qualche bluff ed accordi in extremis anche la Lega Nord 'benedice' la manovra da ''sacrifici per tutti'' targata Giulio Tremonti. Ma tiene il punto sui rifiuti, non votando il decreto messo a punto per risolvere l'emergenza napoletana.

Il Carroccio incassa ''tagli non indiscriminati per i territori'', ovvero l'allargamento del Patto di Stabilita' interno per i comuni virtuosi, ma esprime il proprio dissenso sul decreto rifiuti rimarcando cosi' le distanze dal Pdl sulla questione. In sostanza, la Lega ha 'messo a verbale' la sua posizione ma senza inficiare il varo del provvedimento.

Cio' che realmente sta a cuore al Carroccio e' infatti la manovra. I 'lumbard' chiedevano la modifica del Patto di Stabilita' interno, che Umberto Bossi aveva invocato dal palco di Pontida per riconquistare la base e quegli amministratori insoddisfatti per i tagli governativi agli enti locali.

Non a caso, Roberto Calderoli al termine del Consiglio dei ministri esprime ''soddisfazione'' a nome dei leghisti per ''il buon lavoro fatto''. Il ministro spiega che i tagli sono ''imposti da Unione Europea e istituzioni internazionali'', ma anche che ''l'importante e' che quelli ai territori non siano fatti in maniera indiscriminata'', ovvero premiando quelle ''amministrazioni virtuose che hanno tenuto i conti in ordine''.

I leghisti puntano all'applicazione per le amministrazioni pubbliche di quel principio dei costi standard con premi e sanzioni previsto dalla riforma federalista.

Meno entusiasmo, invece, per l'annuncio della riforma del fisco che avra' tempi lunghi per l'attuazione. Nel testo della manovra, nessun riferimento ai tagli alle missioni militari all'estero ma, si apprende, sarebbe stata la stessa Lega a chiedere che l'argomento sia trattato in un provvedimento ad hoc.

Il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi e' iniziato con uno strappo sulla questione dei rifiuti. Prima della riunione Bossi ha usato parole di fuoco sulla questione. ''Il problema dei rifiuti a Napoli lo abbiamo gia' risolto una volta'', ha detto il leader leghista ai cronisti che gli sottolineavano l'apprensione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Poi lo stesso senatur aggiunge che i napoletani ''non imparano la lezione'' e che le Regioni del Nord non vogliono i rifiuti.

Posizione che i lumbard ribadiscono in Consiglio. E' Calderoli a spiegare il 'no' della Lega: ''Non possono esistere realta' che pensano che siano gli altri a doversi fare carico dei loro rifiuti – dice – Non e' cosi' che si risolvono i problemi''. A Napoli – continua – ''devono fare gli inceneritori e le discariche come tutti''. Il ministro entra poi nel merito: ''Il decreto prevede che la Campania coinvolga prioritariamente le Regioni limitrofe – conclude – Cosi' e' stato accolto il principio europeo in base al quale i rifiuti si smaltiscono a casa propria''.

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