Lega, Maroni: “Alleanze? Parlarne è da Prima Repubblica”

VARESE, 27 MAG – ”Mi interessa parlare di contenuti e di prospettive. Le alleanze sono una cosa da Prima Repubblica, neanche da Seconda”. Cosi’ ha risposto Roberto Maroni sulla possibilita’ che si riavvii presto un dialogo con il Pdl. Interpellato a margine di un convegno sui rapporti ”fra Padania e Svizzera” a Varese, Maroni ha spiegato di essere ”piu’ interessato ai contenuti”, anche perche’ ”non mi occupo di alleanze, di cui si discutera’ al congresso federale” della Lega. All’ex ministro dell’Interno e’ stato anche chiesto un giudizio sull’iniziativa dei formattatori del Pdl a Pavia, ma non e’ voluto entrare nel dettaglio. ”A me – si e’ limitato a dire – sta bene che tutti facciano quello che devono fare nel proprio partito: noi abbiamo un compito importante nella Lega che e’ quello di ripartire, di rilanciare l’azione politica e lo faremo nei congressi”.

Nel corso dell’incontro pubblico promosso dall’associazione Terra Insubre (di area leghista e in passato contestata da Umberto Bossi) Maroni è tornato a dire che il Carroccio è ”l’anticorpo” nei confronti del centralismo ormai non solo più italiano ma anche europeo. E a proposito dei contenuti di cui a suo giudizio ci si deve occupare, l’ex ministro dell’Interno ha citato proprio la questione dei rapporti con l’Europa, ”che deve diventare l’Europa delle regioni”. Maroni ha parlato in chiave positiva del modello federale svizzero, con il quale allacciare dei rapporti di collaborazione creando per esempio una vera regione transfrontaliera. ”Mi interessa il progetto di una macroregione alpina – ha detto – ma potremmo invece pensare a una microregione insubrica, piu’ facile da realizzare, anche perche’ ci sono gli strumenti legislativi per farlo”. Attualmente una associazione, la Regio Insubrica, raccoglie rappresentanti delle province di Varese, Lecco, Como, Verbania e Novara, oltre che del Canton Ticino. ”Magari un giorno, con un Cantone Insubria, la Svizzera avra’ 27 cantoni”, ha scherzato Maroni, secondo il quale la nuova Europa nascera’ proprio da aggregazioni come quella da lui suggerita, anche perche’ si e’ detto convinto che ”l’euro finira’ probabilmente in archivio”.

“Il governo tecnico è un’anomalia che va risolta e per quanto ci riguarda deve andare a casa al più presto”, ha ribadido. L’ex ministro dell’Interno ha fatto cenno alle contestazioni che alcuni militanti hanno inscenato ieri a Bergamo all’indirizzo del premier Mario Monti. ”L’azione di protesta eclatante di Bergamo – ha sostenuto – dimostra la nostra ferma intenzione di contrastare il governo Monti per quello che fa di sbagliato”.

Sulle ultime indiscrezioni dalle inchieste sulla sanità lombarda a proposito delle vacanze dell’alleato Roberto Formigoni. Maroni ha detto: ”Non mi occupo delle vicende in casa d’altri”.

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