MILANO, 29 APR – ''Se il capo ha un dipendente e questo dipendente non gli va piu' bene, ed e' il capo, cioe' un segretario politico,… decide lui chi e' in squadra e chi no. Io ho dovuto metterti fuori dalla squadra del capo e metterti con Renzo''. E' il passaggio di una intercettazione ambientale 'home made', cioe' realizzata lo scorso 12 gennaio da Oscar Morando durante un incontro con l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito senza che quest'ultimo lo sapesse, e che l'ANSA ha potuto ascoltare.
Morando, che ha spiegato che il colloquio si e' tenuto in un ufficio in via Durini a Milano e quando il caso-Tanzania era gia' esploso sui media, era andato dall'ex amministratore del Carroccio – ora plurindagato dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria – per sapere quale fosse ''la previsione'' per il suo futuro lavorativo.
''L'uscita: in Lega non ti posso piu' tenere. – ha risposto Belsito – Per mandarti in uscita devo mettermi d'accordo con te. Ti sto pagando la casa e ti sto pagando lo stipendio da aprile. Ho tenuto un rapporto il piu' possibile e ora non posso piu'''
Morando, nell'agosto 2010 era arrivato, con la famiglia, dalla Spagna all'Italia per fare l'autista di Umberto Bossi, ma poi si e' ritrovato a lavorare per il figlio fino a quando i rapporti non si sono incrinati e alcuni giorni fa e' stato licenziato definitivamente dal Carroccio.