Lega Nord contro la “colonizzazione omosessualista”. Modera Lorenzo Gasperini

CECINA – Un dibattito contro la “omodittatura”. Lo hanno organizzato a Cascina (Pisa), comune guidato dalla sindaca leghista Susanna Ceccardi, già nota per essersi rifiutata di celebrare nozze gay nel proprio Comune. A moderare l’evento intitolato “Gender: colonizzazione ideologica”, è stato chiamato un altro campione di fair play, Lorenzo Gasperini consigliere a Cecina (Livorno), sempre in quota Lega e recentemente balzato agli onori delle cronache per aver insultato l’ex ministra e attuale sottosegretaria Maria Elena Boschi proprio in occasione del varo dei decreti attuativi sulle Unioni Civili.

Sulla sua pagina Facebook Gasperini ha prontamente sponsorizzato l’incontro chiamando a raccolta tutta la provincia:

“Venerdì alle 21.00 modererò un incontro cruciale col dott. Renzo Puccetti e l’avv. Simone Pillon sulla colonizzazione ideologica omosessualista e genderista. E’ un evento molto importante con partecipazione da tutta la costa toscana in cui faremo il punto sulla situazione, sulle prossime battaglie, sullo stato dell’arte riguardo al tema nella scuola, sui media, in politica. A Cascina, il 20, un checkpoint fondamentale. Ai miei amici delle provincie di Livorno e Pisa chiedo la massima partecipazione!”.

L’incontro si terrà oggi 20 gennaio al Politeama di Cascina, lo stesso teatro accusato in estate da Gasperini di utilizzare soldi pubblici per fare propaganda gender. Cascina è stata più volte è stato al centro delle polemiche in relazione alle tanto osteggiate unioni civili. Lo scorso agosto il sindaco Ceccardi aveva dichiarato: “Non mi piacciono, e non mi sono mai piaciute, le invasioni di campo da parte dello Stato nella vita privata, in questo caso affettiva e sessuale”. E invocava il diritto all’obiezione di coscienza per gli amministratori locali: “Il registrucolo degli amanti omosessuali è un’invasione di campo che ha ragioni di progettualità ideologica, in vista del mutamento del concetto di famiglia e dell’aberrante adozione al di fuori dal contesto della famiglia naturale, contro cui anche gli omosessuali dovrebbero indignarsi”.

Come se non bastasse, pochi giorni fa i gruppi consiliari di Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno presentato una mozione, sostenuta dallo stesso sindaco, per l’eliminazione della Consulta delle pari opportunità in quanto sarebbe uno strumento di propaganda gender:

 

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