Lega crolla nei sondaggi. Mannheimer: “E’ al 6.6%”

Pubblicato il 15 Aprile 2012 - 10:32 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi (LaPresse)

ROMA – Il numero che indica la crisi nera della Lega è 6.6%. Numero che significa innanzitutto che se si votasse oggi il partito di Umberto Bossi non sarebbe più, dopo diversi anni, il terzo partito italiano. Davanti o appaiati al movimento di Bossi, infatti, ci sarebbero l’Italia dei Valori, Sel, e Udc.

E 6.6% è la percentuale che alla Lega assegna l’ultimo sondaggio realizzato da Renato Mannheimer per il Corriere della Sera. Significa che in poco più di una settimana dallo scoppiare dello scandalo la Lega ha perso oltre un punto percentuale. Dato allarmante di suo che si somma ad una tendenza di declino che, secondo Mannheimer, dura costantemente dall’ultimo voto europeo del 2009, quello in cui la Lega era saldamente sopra il 10%.

In una cosa, però, Mannheimer dà però ragione a Maroni. I voti persi dalla Lega non si sarebbero spostati verso altri partiti ma sarebbero quasi integralmente confluiti nel blocco degli indecisi e degli orientati all’astensione. Un conto, però, è il progetto un conto è la riuscita. Scrive Mannheimer: “Interrogati al riguardo, gli italiani mostrano di avere molti dubbi a proposito: più dell’80% non crede che la Lega sia in grado di riscattarsi dal proprio declino. Sia a motivo della sua crisi interna, sia, specialmente, a causa della ricorrente ambiguità della linea politica e del frequente mutamento degli obiettivi strategici proposti in questi anni dal Carroccio. Solo il 14% (che sale al 35% – restando dunque una minoranza – tra gli elettori del centrodestra) la pensa all’opposto e ritiene che Maroni possa farcela”.