ROMA, 29 LUG – Il Consiglio federale della Lega ha deciso di sospendere dal partito l’europarlamentare Mario Borghezio per le sue dichiarazioni sulla tragedia di Oslo.
La sospensione, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere di tre mesi. Borghezio decade anche da presidente del Carroccio in Piemonte.
Venerdì pomeriggio l’esponente leghista aveva detto di essere appena tornato dall’ambasciata di Norvegia, dove era andato a portare le sue scuse per l’effetto delle sue frasi “male interpretate”, anche se, aveva ammesso, “stavolta l’ho fatta un po’ fuori dal vaso”.
”Alla sospensione rispondo come risponderebbe un soldato militante quale ritengo di essere: obbedisco. Anche se devo sottolineare che la sanzione è totalmente ingiusta nelle sue dimensioni”, ha detto Mario Borghezio intervenendo nel corso del TgLa7 delle 20 diretto da Enrico Mentana.
”Oggi – ha aggiunto -qui a Roma la vera autorità morale che poteva sollevare dei rilievi, e cioè l’autorità della Norvegia, mi ha accolto con grande cortesia e mi ha addirittura ringraziato per l’iniziativa: il numero due dell’ambasciata mi ha ringraziato per essere andato lì. Un atto che ho sentito profondamente di fare”.
Ma le dichiarazioni di Borghezio hanno scatenato lo stesso malcontento e oggi sei europarlamentari della lega Nord si sono dissociati dalle parole del loro collega. “Nessuna teoria politica, né filosofica, né religiosa può giustificare l’uccisione di persone innocenti come avvenuto a Oslo – affermano in una nota Giancarlo Scottà, Fiorello Provera, Oreste Rossi, Mara Bizzotto, Claudio Morgante, Lorenzo Fontana – Una tragedia che rappresenta la negazione di ogni principio di convivenza civile e la degenerazione folle degli estremismi. Così come, da sempre, condanniamo con forza le stragi del fanatismo islamico e l’uccisione di civili per motivi politici o religiosi, oggi esprimiamo il nostro sdegno e la solidarietà ai parenti delle vittime e al popolo norvegese”.
Il video con le dichiarazioni di Borghezio sulla strage di Oslo, e le idee del killer, definite “condivisibili”: