Lega Nord, “Partito pagava l’affitto di Calderoli al Gianicolo”

Pubblicato il 19 Aprile 2012 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Calderoli (Lapresse)

ROMA – Con i soldi della lega Nord veniva pagato l’affitto di casa dell’ex ministro Roberto Calderoli. E’ quanto emerso dagli atti sequestrati ed esaminati dai carabinieri del Noe di Roma. A quanto si è appreso, veniva pagato un fitto di 2.200 euro mensili per un appartamento in via Ugo Bassi al Gianicolo.

Le indagini sono state svolte nell’ambito del filone d’inchiesta sulla Lega condotto dai pm di Napoli Curcio, Piscitelli e Woodcock, coordinati dal procuratore aggiunto Greco. I carabinieri del Noe hanno interrogato il proprietario dell’appartamento che avrebbe confermato la circostanza.

La replica di Roberto Calderoli: ”Mi si infanga per aver avuto in dotazione da parte del movimento una casa-ufficio dal costo di 2200 euro al mese, quando io ne verso mensilmente 3000 di euro alla Lega Nord”.  Lo ha precisato lo stesso Calderoli in una nota con cui ribatte alle critiche sulla casa di Roma.

”Come ho già spiegato nelle scorse settimane – prosegue – da 10 anni svolgo l’incarico di Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, incarico che mi ha portato a lavorare quasi sette giorni alla settimana, tutte le settimane dell’anno, feste, sabati e domeniche compresi, con una media di quasi 100mila km l’anno, girando in lungo e in largo su tutto il territorio nazionale. Per questo mio lavoro non ho mai percepito un’indennità e per anni il movimento mi ha soltanto riconosciuto un rimborso per le spese sostenute, rimborso che è stato costantemente e totalmente devoluto al movimento stesso. Da un anno e mezzo la Lega Nord ha sottoscritto un contratto di affitto per un appartamento a Roma che è stato dato in uso a me, come mia residenza e mio ufficio dove poter incontrare, anche riservatamente, i vertici del movimento e delle altre forze politiche. Buona parte dei decreti delegati del Federalismo fiscale sono stati studiati e partoriti in quella sede. Io a Roma non ho fatto semplicemente il lavoro di senatore o quello di ministro, o meglio per quattro ministri avendo avuto anche le loro deleghe, ma ho dovuto svolgere al meglio quanto mi era richiesto dal movimento ovvero il Coordinamento delle stesso nelle sedi istituzionali della Capitale, i rapporti con le altre forze politiche, il ruolo di portavoce del movimento in seno al Governo, oltre a qualunque altra iniziativa delegatami da Umberto Bossi per l’attività ed il bene del movimento. Al netto di tutto questo, a fronte di questi accordi sottoscritti con il movimento, ho beneficiato di uno strumento di lavoro, ma verso 3000 euro mensili al partito e mi faccio carico delle spese che sostengo in qualita’ di Coordinatore del movimento. Tutto quanto da me dichiarato e’ assolutamente circostanziato e dimostrabile e tutto questo e’ noto anche l’attuale Segretario Amministrativo della Lega Nord”.

Subito in soccorso del collega Calderoli è intervenuta la triumvira Manuela Dal Lago che ha preso le sue difese sottolineando che ”è ora di finirla con questo assurdo sputare fango addosso alla Lega Nord e ai suoi esponenti”. ”Questa vicenda dell’affitto dell’appartamento utilizzato a Roma dal senatore Calderoli – prosegue l’esponente veneta del Carroccio – rasenta letteralmente il ridicolo. Siamo arrivati al punto che un movimento quale la Lega Nord non è nemmeno più padrone di decidere come utilizzare le proprie risorse? E’ possibile che si metta alla berlina la scelta del movimento di dotare il proprio coordinatore di un appartamento a Roma per consentirgli di svolgere al meglio la sua enorme mole di lavoro?”.

Dal Lago sottolinea che ”Calderoli da dieci anni lavora come un matto, e senza percepire uno stipendio per questo, senza fare mai ferie, girando per tutto il territorio quando non c’e’ attivita’ parlamentare, essendo sempre presente in aula o nelle commissioni quando le Camere sono attive”. ”Personalmente – prosegue – non posso che essere grata a Calderoli per tutta la mole di lavoro che si è sobbarcato in questi ultimi dieci anni e per tutto quello che sta continuando a fare. Ritengo giusta e doverosa la scelta del movimento di fornirgli almeno un appartamento da utilizzare a Roma, tanto piu’ che non ha mai percepito un euro di stipendio per il lavoro svolto da coordinatore”. ”Trovo davvero vergognoso – conclude Dal Lago – che si speculi su questa vicenda, assolutamente chiara e trasparente, e la si utilizzi per gettare ancora fango mediatico sulla Lega Nord e su uno dei suoi dirigenti. Adesso basta”.

Ma oltre agli interventi giudiziari e di polizia, continua la faida interna alla Lega. Il deputato del Carroccio Gianluca Pini torna sulla questione dei 90mila euro spesi con una carta del gruppo parlamentare: “Era intestata a Marco Reguzzoni, per che cosa sono stati spesi?”. Giampaolo Dozzo affronta Pini in Transatlantico chiedendo spiegazioni. Sale la tensione tra Maroniani e cerchisti.

Intanto procede l‘inchiesta sulla Lega Nord. Francesco Belsito, l’ex tesoriere del partito accusato di appropriazione indebita e truffa per le distrazioni dei fondi del Carroccio, sara’ interrogato a Milano la prossima settimana. Da quanto si e’ saputo, l’ex amministratore del partito avrebbe chiesto ai pm milanesi di poter rendere dichiarazioni davanti agli inquirenti. Si tratta dunque di una presentazione spontanea davanti ai magistrati i quali, pero’, da quanto si e’ appreso, potranno muovere anche contestazioni in sede di interrogatorio.