Regionali: Lombardia, botta e risposta Lega Pdl sulla raccolta delle firme

Giancarlo Giorgetti, presidente Commissione Bilancio, e Giulio Tremonti, ministro dell'Economia

Botta e risposta tra Pdl e Lega sul tema rovente della firme per le regionali. «La Russa può dire quel che vuole, però non capisco il senso di certe uscite: lui sa benissimo che siamo alleati corretti, al punto che non creiamo casini neppure quando avremmo pieno titolo per farlo»: Giancarlo Giorgetti, presidente della commissione Bilancio della Camera e segretario della Lega lombarda, ha replicato così alle dichiarazioni del ministro della Difesa La Russa, secondo cui il Carroccio avrebbe consegnato solo 30 firme valide per il listino di Formigoni a fronte delle 500 pattuite.

Intervistato dal Corriere della Sera, Giorgetti ha  sostenuto che è stato il Pdl a dire che le firme non erano più necessarie. «Loro ci hanno fatto sapere che si sarebbero arrangiati. Peraltro, i moduli per la raccolta delle firme ci sono stati consegnati soltanto a poche ore dalla scadenza, nel pomeriggio di venerdì».

«Non da oggi – ha spiegato Giorgetti – chi si fa carico delle firme per il listino è la forza politica che esprime il presidente. In Veneto e in Piemonte le firme per la lista regionale le hanno raccolte Luca Zaia e Roberto Cota. Anche qui in Lombardia la storia è quella. Già cinque anni fa ci avevano detto che pensava a tutto Forza Italia. Chissà, forse ci considerano una ruota di scorta…».

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