ROMA, – Gli uffici del Sinpa a Milano sono stati perquisiti dai carabinieri che hanno acquisito i bilanci del sindacato padano. Lo ha reso noto la legale Ivana Maffei. ''Non abbiamo nulla da nascondere'' ha detto la leader del Sinpa, Rosi Mauro. ''Non c'entriamo con l'inchiesta di Napoli, non siano un partito'', ha precisato l'avvocato Maffei.
''Questa mattina – si legge in un comunicato del legale del Sinpa Ivana Maffei diffuso a Roma – gli uffici del Sinpa sono stati oggetto di una perquisizione da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ambientale alla presenza della sottoscritta, avvocato Ivana Maffei. A mio avviso le motivazioni alla base del ricorso presentato dagli uomini dell'Arma erano volutamente generiche, nel tentativo di assimilare il Sindacato al partito della Lega Nord. Vorrei specificare che il Sindacato in questione non riceve alcun finanziamento pubblico, ma solo le quote versate dagli iscritti''.
Il legale del sindacato padano precisa che ''la sottoscritta, su indicazione del Segretario Generale e Vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, e del Vicesegretario, Emiliano Tremolada, ha dato ai Carabinieri totale disponibilita' per qualsiasi controllo e/o verifica e in maniera del tutto spontanea sono stati consegnati i bilanci 2009/2010, dal momento che il Sinpa non ha assolutamente nulla da nascondere''. Va infatti ribadito ''che il Sindacato non ha nulla a che fare con l'indagine avviata dalla Procura di Napoli. Occorre inoltre evidenziare che gli uffici del Sindacato sono stati erroneamente considerati come sede amministrativa del partito, con il quale invece nulla hanno a che vedere, in quanto il Sinpa paga alla Societa' Pontida Fin un regolare canone di locazione''.
''Quando ho appreso della perquisizione in corso presso gli uffici del Sinpa – aggiunge la senatrice Rosi Mauro – ero gia' a Roma; io e il Vicesegretario del Sinpa abbiamo pertanto dato mandato al legale, avv. Ivana Maffei, di rendersi completamente disponibile per qualsiasi controllo, nella totale chiarezza e trasparenza, benche' fossimo consapevoli del fatto che tale perquisizione entrasse in totale contrasto con l'articolo 68 della Costituzione. Non ci siamo comunque sottratti alla verifica poiche' – conclude Rosi Mauro – non abbiamo nulla da nascondere e, vorrei sottolineare, non riceviamo alcun finanziamento pubblico''.