Ministeri: era il pranzo della pajata, tra Roma e Lega finisce a piatti in faccia

Pubblicato il 20 Giugno 2011 - 16:37 OLTRE 6 MESI FA

Il pranzo "della pajata" al Campidoglio (foto LaPresse)

ROMA – Bei tempi quando a Roma Alemanno, la Polverini e Bossi se ne stavano seduti tutti e tre insieme a mangiare un bel piatto di rigatoni con la pajata e uno di coda alla vaccinara. Quel pranzo, simbolico, fu organizzato per mettere la parola fine agli scontri verbali tra Roma e la Lega. Piatti tipici romani abbinati a delle polentate del Nord per sfatare il mito di “Roma ladrona”. Bei tempi quelli, non troppo lontani. Ora però è tutto finito, finito a piatti in faccia perchè la Lega nello storico raduno di Pontida è tornata ad attaccare Roma, chiedendo il decentramento di 4 ministeri. Naturalmente tutti e 4 in Lombardia. E allora ecco la mobilitazione romana, quella che mette d’accordo il Pd con il sindaco Alemanno e la presidente dalla Regione Lazio Renata Polverini, entrambi del Pdl.

La Polverini e Alemanno sono infatti in prima linea nella crociata anti-Carroccio e per abrogare la richiesta leghista dei ministeri al Nord ecco una bella raccolta firme, un po’ in risposta a quella di Roberto Calderoli, che invece le sta raccogliendo per “fregarli” a Roma. Ma la raccolta firme proposta dalla Polverini crea contrasti nel Pdl, perchè non piace a La Russa e Chicchitto. “Esagerazioni, si occupi dei problemi del Lazio”  hanno detto. E la governatrice risponde: “Io alla mia Regione ci penso quotidianamente”. Il sindaco Alemanno poi rinforza la posizione dopo la firma al gazebo del Pantheon: “Martedì faremo verifica all’interno del Pdl su chi è a favore e chi è contro”.

La Polverini è stata la prima a firmare la petizione, “mentre mercoledì dedicheremo una parte del Consiglio regionale a questo tema” ha detto. Il sindaco Alemanno che aveva annunciato una mozione in Parlamento, è con lei. Ma nel Pdl tanta fretta non piace e la governatrice cerca di spiegare: “I rapporti tra Pdl e Lega sono complessi”. “Bossi a Pontida ha detto cose giuste e condivisibili, la riforma fiscale, il sostegno alle imprese, su questi temi è possibile trovare una sintesi. La cosa che mi dispiace, però, è che si è aperto un dibattito sui ministeri solo con finalità ideologiche e propagandistiche: nessuno parla di cosa significherebbe per le famiglie”. Ma la Polverini fa anche un discorso pratico: “Pensate ad un Consiglio dei ministri convocato d’urgenza. Che succederebbe? I ministri dovrebbero spostarsi nel Paese perdendo un sacco di tempo e di risorse”.

Alemanno sostiene l’iniziativa e si dice certo che il Pdl sarà compatto nell’appoggiare la mozione parlamentare contro il trasferimento dei ministeri. “Non potrebbe essere diversamente. Tutti i leader del Pdl nei giorni scorsi ci hanno espresso di fatto solidarietà”. Secondo il sindaco non c’è dunque alcun rischio di spaccatura, “perchè non vedo chi nel Pdl possa essere contrario alla difesa di Roma capitale, il cui ruolo è sancito dalla Costituzione e anche dall’accordo elettorale che ha fatto nascere il centrodestra”.

Il sindaco di Roma dunque ha la certezza di un Pdl unito, ma non ha fatto i conti con Ignazio La Russa e Fabrizio Cicchitto. “È sbagliato agitarsi se ancora non piove: in questi casi aprire l’ombrello porta sfortuna, quindi è prematuro aprire l’ombrello. Magari non pioverà mai. Polverini e Alemanno si bagnano prima che piova”, dice La Russa. Netta frenata anche da Fabrizio Cicchitto: “C’è un confronto che mi sembra sbagliato drammatizzare da una parte e dall’altra, sia da parte di quelli che raccolgono le firme al Nord ma anche da parte di quelli che raccolgono le firme a Roma, che dovrebbero piuttosto occuparsi dei problemi della Capitale e della Regione Lazio”.

L’opposizione, il Pd in primis, come aveva preannunciato domenica Dario Franceschini, presenterà martedì 21 giugno  alla Camera un ordine del giorno contro il trasferimento, una mozione cui subito aderisce il leader dell’Udc Pierferdinando Casini auspicando un’ampia convergenza sul testo. È stato lo stesso capogruppo del Pd a confermarlo nel corso della conferenza del partito sulla sicurezza. A Pontida, ha ironizzato, sembrava di essere nel film “Attila il flagello di Dio”. Non a caso, Franceschini ha inserito sulla sua pagina Facebook proprio la scena in cui il re dei Vandali dichiara guerra ai romani.