Lega, Zaia: “Tanti devono andare a casa, ricominciare dai giovani”

VENEZIA, 19 APR – L'ultimo scorcio giudiziario della storia della Lega ''e' assai brutto'' e il partito deve ''voltare pagina e alla svelta'' dimostrando ''di sapersi rifondare su altre basi: tanti devono andarsene a casa e magari anche qualche innocente''. Lo sostiene il governatore del Veneto Luca Zaia in una intervista a la Repubblica.

''Ma la storia – aggiunge – e' cosi': nel '92 noi della Lega abbiamo mandato a casa tanti mascalzoni, ma anche brava gente, politici onesti e di qualita'. Ora tocca a noi''. Zaia non ha paura della svolta del Carroccio. ''Del resto – sottolinea – ogni vent'anni cambia il linguaggio della politica, s'affaccia una nuova generazione. Bisogna ripartire dai giovani e da nuove idee''. Il governatore nega che in questo momento i simpatizzanti veneti del partito pensino con nostalgia alla Liga. ''Nostalgia no – risponde Zaia, facendo capire di immaginare un movimento dove i veneti contino di piu' -. Ma sia chiaro che se Bossi confermera' il passo indietro, si dovra' pensare a una gestione piu' collegiale, dove le identita' regionali tornino a contare di piu' rispetto a questi anni di leadership assoluta''.

Zaia ha infine una idea chiara sulla questione dei rimborsi elettorali. ''Decidiamo una buona volta tutti insieme – insiste – che i rimborsi elettorali finiscono qui''.

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