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Legge di Stabilità, cosa c’è nella bozza: Tfr, tagli, Iva, contratti, 80 euro…

di admin |17 Ottobre 2014 8:30

Legge di Stabilita, cosa c’è nella bozza: Tfr, tagli, Iva, contratti, 80 euro…

ROMA – Legge di Stabilità: cosa c’è nella bozza del governo Renzi, messa a punto al termine del Consiglio dei ministri del 15 ottobre 2014:

  • Blocco dei contratti e degli scatti degli statali,
  • Tfr in busta paga da marzo ma senza sconti sulle tasse,
  • Fondo famiglia da 500 milioni
  • Fondo scuola rispettivamente da 1 miliardo di euro.
  • Niente tagli alle agevolazioni fiscali
  • Aumento dell’Iva dal 2016 se non verranno reperiti i fondi tramite la spending review
  • Tagli agli Enti Locali.

STATALI: STOP AL RINNOVO DEL CONTRATTO, BLOCCATI GLI SCATTI – Il contratto del pubblico impiego è stato congelato dal governo Renzi fino a dicembre 2015. Rinviato anche il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale e il blocco degli automatismi stipendiali per il personale non contrattualizzato.

POLIZIA E GIUDICI, SALVI GLI SCATTI – Magistrati, avvocati, procuratori dello Stato, personale militare e delle Forze di polizia, diplomatici sono esclusi dal blocco degli scatti contrattuali previsto nella legge di stabilità.

TFR GIÀ IN BUSTA PAGA – La novità scatterà dal primo marzo del prossimo anno e sarà in vigore fino al 30 giugno 2018. Esclusi i lavoratori pubblici, i lavoratori domestici e quelli del settore agricolo. Bisogna lavorare da almeno 6 mesi.

MA NIENTE SCONTO TASSE – Nessuna riduzione fiscale per il Tfr. L’importo mensile sarà assoggettato a tassazione ordinaria.

ENTI LOCALI, TAGLI PER 7 MILIARDI – Quattro miliardi arriveranno dalle Regioni, 1,2 dai Comuni e uno dalle province.

ARRIVA IL FONDO FAMIGLIA – La dote è di 500 milioni di euro all’anno dal 2015.

BONUS 80 EURO CONFERMATO COSI’ COM’È – GLi 80 euro diventano strutturali. Non cambia invece la platea dei beneficiari.

TAGLIO IRAP PER 5 MLD – Eliminata la componente lavoro (per 5 miliardi), che si aggiunge al taglio del 10% del 2014.

SCONTI NEO ASSUNTI – Il taglio dei contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato avrà un tetto: 6.200 euro all’anno. L’azzeramento – è quindi il calcolo – arriverebbe fino a circa 19.000 euro di salario. Vale circa due miliardi.

JOBS ACT E NUOVI AIUTI – In arrivo, come promesso, 1,5 miliardi per i nuovi ammortizzatori sociali.

PARTITE IVA, ADDIO FORFETTONE – La novità riguarda 900 mila partite Iva e costa circa 800 milioni di euro.

FONDO SCUOLA – Subito 1 miliardo da destinare a “un piano straordinario di assunzioni docenti”.

SOLDI ANCHE ALLE SCUOLE PRIVATE – Le scuole private vengono rifinanziate per duecento milioni di euro dal 2015.

6 MESI PER TAGLIARE PARTECIPATE E STIPENDI MANAGER – Entro il 31 marzo del prossimo anno gli enti locali devono mettere a punto un “piano operativo” per il taglio delle partecipate. Sì anche con il taglio degli stipendi dei dirigenti.

50 MILIONI PER LA GIUSTIZIA – Arriva un fondo ad hoc. Le risorse raddoppiano l’anno successivo per poi arrivare a quota 120 milioni nel 2017.

STOP INCENTIVI PER AUTO VERDI – Zero aiuti per l’acquisto di auto a basse emissioni con la rottamazione di veicoli usati.

L’ECOBONUS RESISTE – Confermato, per il 2015, lo sconto fiscale al 65% e valido anche per i condomini, così come quello per le ristrutturazioni che si ferma però al 50%.

CREDITO IMPOSTA AL 25% – Il pacchetto dovrebbe valere intorno ai 300 milioni. Il credito di imposta in investimenti in ricerca sarà del 25%. Quota che arriva al 50% nel caso di università o enti di ricerca.

RAI, VENDITA IMMOBILI E PARTECIPATE – Nell’ambito del piano di razionalizzazione e riassetto industriale del gruppo”, la Rai “può cedere sul mercato attività immobiliari e quote di società partecipate”.

FS, CESSIONI PER INVESTIMENTI SU RETE. Le risorse che arriveranno dalle cessioni e dalle valorizzazioni nell’ambito del processo di riassetto industriale di Fs andranno ad incrementare “gli investimenti sulla rete ferroviaria nazionale di Rfi”.

NO TAGLI SCONTI FISCO, MA POSSONO AUMENTARE IVA E BENZINA – La legge di stabilità sterilizza, cancellandoli, i tagli per 3 miliardi previsti alle agevolazioni fiscali già dal 2015, ma – come sorta di clausola di salvaguardia – prevede che dal 2016 possano aumentare l’Iva e le accise della benzina.

TASSE SU RENDITE FONDI PENSIONI SALE A 20%. La tassazione sui rendimenti dei fondi pensione “dal periodo d’imposta 2015” passa dall’11 al 20%. Sui redditi derivanti dalle rivalutazioni dei fondi per il trattamento di fine rapporto la tassazione passa dall’11 al 17%.

REVERSE CHARGE MAXI – Il meccanismo di reverse charge per il pagamento dell’Iva è allargato, per 4 anni, ai settori delle pulizie, dell’edilizia, del gas e dell’energia elettrica. Entrata stimata per le casse dello stato: 900 milioni.

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