ROMA, 19 DIC – Sulla legge di Stabilità il governo Letta pone la fiducia al Senato lunedì 23 dicembre alle 15.
E i Comuni, arrabbiati con l’esecutivo per i tagli imposti dalla manovra 2013, vanno al muro contro muro: l’Anci ha sospeso la partecipazione a tutti gli incontri istituzionali.
Fiducia lunedì 23 alle 15:
“L’Aula del Senato è chiamata a pronunciarsi sulla fiducia alla legge di Stabilità lunedì prossimo, 23 dicembre. La chiama dei parlamentari è prevista per le 15. È quanto ha deciso la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, secondo quanto riferito dal vicepresidente Maurizio Gasparri (FI)”.
L’ira dei Comuni:
L’Anci sospende la propria partecipazione a tutti gli incontri istituzionali, a partire dalla Conferenza Unificata in agenda per oggi alle ore 15: lo ha reso noto il presidente Piero Fassino, che al termine di un Ufficio di presidenza ha bocciato seccamente i contenuti della legge di stabilità e a fronte di ciò chiede “un incontro urgente con il presidente del Consiglio Enrico Letta”. Fassino ha anche spiegato che nel caso in cui le richieste dell’Anci non fossero esaudite si aprirebbe uno scontro istituzionale.
I gravi tagli imposti dalla legge di stabilità ai Comuni, soprattutto per quanto riguarda l’imposta unica, “obbliga i Comuni ad avviare – ha spiegato il presidente dell’Anci Fassino – una fase di esplicita conflittualità con lo Stato; i Comuni sono inoltre pronti a far valere in ogni sede, anche di giustizia, le proprie legittime ragioni, a partire dai crediti insoluti che i sindaci vantano nei confronti dello Stato, tra cui le risorse anticipate dagli enti locali e non rimborsate dallo Stato per il funzionamento dell’amministrazione giudiziaria”. Fassino inoltre ha reso noto di aver convocato per il 29 gennaio a Roma un’assemblea straordinaria dei sindaci italiani “per valutare le decisioni assunte dal Governo e dal Parlamento e assumere le conseguenti iniziative”.