ROMA – L’Italicum, la proposta di legge elettorale firmata Matteo Renzi, “non è convincente” secondo Gianni Cuperlo. Almeno per tre ordini di ragioni: “Non garantisce né la rappresentanza adeguata, né il diritto dei cittadini di scegliere gli eletti, né una ragionevole governabilità”. Fa specie che a sottolinearne per primo i “profili di dubbia costituzionalità” sia lo stesso presidente democratico e leader della minoranza.
“Non esiste alcun pregiudizio al tentativo di condurre a termine riforme” necessarie al Paese per cui valutiamo questa accelerazione “un fatto utile e positivo. Al nostro interno non c’è una maggioranza che spinge per cambiare e una minoranza che vuole restare ferma immobile sulle gambe o peggio intralciare un processo riformatore: vogliamo essere tutti noi protagonisti del passaggio a una repubblica rinnovata consolidando le istituzioni di una democrazia in crisi”.
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