Legge elettorale, il controprogetto della minoranza Pd

Gianni Cuperlo
Gianni Cuperlo (foto LaPresse)

ROMA – La minoranza Pd che fa capo a Gianni Cuperlo non si arrende: l’Italicum, legge elettorale modellata da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, può e deve cambiare.

Tre essenzialmente i punti in cui l’ala cuperliana si prepara a dare battaglia: le liste bloccate (che vanno eliminate), la soglia per ottenere il premio di maggioranza al primo turno (che va innalzata) e la soglia di sbarramento per i piccoli partiti (che va abbassata).

La battaglia, però, si annuncia lunga. Perché ogni partito vorrebbe ritoccare qualcosa:  Angelino Alfano che ha firmato il testo base e si è schierato con l’Italicum, chiede comunque di inserire le preferenze. Orecchio da cui è soprattutto Berlusconi a volerci non sentire.

Intanto, sull’ipotesi di un governo Renzi prima del voto Cuperlo consiglia al segretario di astenersi: “Lo sconsiglio”. La sensazione, però, è che Renzi si “sconsigli” da solo.

 

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