Legge elettorale, ogni giorno una proposta Calderoli. E ogni giorno Pd respinge

Camera dei deputati (LaPresse)

ROMA – Roberto Calderoli continua a produrre  nuove e sempre più  articolate proposte di mediazione sulla legge elettorale, ma la riforma resta in stallo. Dopo aver proposto  un premio al primo partito del 20% dei seggi conquistati, l’ex ministro del Carroccio rilancia sulla progressività del ‘premietto’.

Non solo, in una seconda limatura, propone che il bonus progressivo possa andare non solo al primo partito ma alla ”lista o coalizione di liste” che vince. Nel nuovo lodo Calderoli, non ancora formalizzato ma sul quale il senatore è intenzionato a sondare gli umori dei partiti, se nessuno raggiunge il 40% dei voti, alla prima coalizione va il 15% dei seggi conseguiti se si stanzia tra il 25 e il 30% dei seggi; chi è tra il 30 e il 35% dei seggi vince il 20% di essi; tra il 35 e il 40% dei seggi viene assegnato un ‘premietto’ del 25% di quelli vinti; oltre il 40 il premio è del 30% (che corrisponde grosso modo al 12,5% previsto dalla proposta Malan).

La nuova trovata del senatore leghista, però, non sembra per il momento spostare troppo la situazione che resta di impasse. Un caos di fronte al quale filtra la preoccupazione del Quirinale. Calderoli ”ogni mezz’ora propone un nuovo lodo”, allarga le braccia il leader del Pd Pier Luigi Bersani. Ma, in ogni caso, la nuova soluzione ipotizzata dal senatore leghista non scalda i cuori dei democrats.

”Dal punto di vista delle cifre dei premi – sottolinea il vice presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda – si ripetono esattamente gli stessi valori del Pdl”. E dunque non è accettabile. Intanto, in attesa di una soluzione che per il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini, ”è ancora possibile se si esce dalla logica delle trincee reciproche” l’esame slitta ancora.

In commissione ci si limita a votare norme sulle minoranze linguistiche e il confronto ‘vero’ va alla prossima settimana. Vizzini, però  lancia un avvertimento a chi stesse accarezzando l’idea di tenere il Porcellum: anche se restasse l’attuale legge ”il nodo della soglia per il premio rimane”, visto che c’è una sentenza della Corte Costituzionale in proposito. A complicare la partita c’è, tra l’altro, il braccio di ferro in corso sull’election day. Il Pdl minaccia di staccare la spina dopo la legge di stabilita’. E in quel caso ci sarebbe la certezza di andare a votare col Porcellum.

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