Legge stabilità, vendita delle spiagge di nuovo in ballo: emendamenti Ncd-FI

Legge stabilità, vendita delle spiagge di nuovo in ballo: emendamenti Ncd-FI
Legge stabilità, vendita delle spiagge di nuovo in ballo: emendamenti Ncd-FI

ROMA – Vendita delle spiagge, sì o no? Il controverso tema sulla concessione demaniale degli stabilimenti balneari torna a fare capolino tra gli emendamenti della legge di stabilità che saranno discussi da giovedì dalla commissione Bilancio della Camera.  Tra le opzioni in campo anche la vendita, proposta da un emendamento di Forza Italia a prima firma di Ignazio Abrignani. 

L’emendamento Abrignani prevede che entro 180 giorni l’Agenzia del Demanio individui le aree del demanio marittimo ”occupate da manufatti di qualsiasi genere connessi al suolo, ivi comprese le aree occupate da strutture e attrezzature alle medesime attività asservite”. Tali aree saranno quindi escluse dal demanio e verranno attribuite al concessionario, che entro 180 giorni potrà esercitare il diritto di prelazione nell’acquisto. Restano esclusi dalle vendita i terreni su cui sono stati commessi abusi edilizi. Un po’ come dire che se costruisci abusivamente sulla spiaggia, non rischi che ti tolgano la concessione. Al concessionario che non esercita il diritto di prelazione viene riconosciuto un indennizzo dal subentrante per gli investimenti effettuati in passato.

Molto simile un emendamento di Ncd, a prima firma di Sergio Pizzolante, con la variante che i terreni identificati vengono attribuiti ai proprietari degli stabilimenti balneari con un diritto di superficie della durata di 50 anni, diritto che può essere esercitato entro 180 giorni.

Due altri emendamenti identici, uno di Forza Italia (a prima firma di Rocco Palese) ed uno di Ncd (prima firma di Pizzolante), introducono invece una sanatoria sui contenziosi sui canoni per le concessioni pendenti al 30 giugno 2013: il contenzioso si chiude con il pagamento del 25% delle somme dovute, con un tetto di 200.000 euro.

Nel mucchio anche M5S, con un emendamento a prima firma Carla Ruocco, propone la sospensione dei pagamenti delle canoni, ivi comprese le cartelle esattoriali, fino al 30 settembre 2014, nell’attesa ”dell’approvazione di una normativa chiara e congrua volta a stabilire gli importi dei canoni da applicare alle concessioni demaniali marittime”.

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