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Legittima difesa: Camera approva legge che dà licenza di sparare ai ladri di notte

di Alessandro Avico |4 Maggio 2017 18:05

Legittima difesa: Camera approva legge che dà licenza di sparare ai ladri di notte

Legittima difesa: Camera approva legge che dà licenza di sparare ai ladri di notte

ROMA – La Camera approva con 225 sì la legge che dà licenza di sparare ai ladri di notte. Come da previsioni il ddl sulla legittima difesa ottiene il primo via libera del Parlamento. A favore hanno votato Pd, Ap, Civici e innovatori. Contrari M5S, Forza Italia, Lega Nord, Sinistra italiana e Fratelli d’Italia. Astenuti Centro democratico e Psi.

I punti salienti della legge. Gli emendamenti dei democratici hanno ampliato la possibilità di ricorrere all’uso delle armi da parte della vittima. Il primo emendamento, infatti, prevede che per la vittima di un’aggressione la reazione è considerata legittima difesa, quindi anche possibile con le armi, quando si verifica “di notte”, con “violenza sulle persone o sulle cose”. Il secondo, invece, precisa l’esclusione della colpa di chi reagisce “in situazioni di pericolo attuale per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale”. Infine nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 Euro a decorrere dal 2017.

La retromarcia di Berlusconi. La discussione ieri in aula è andata avanti faticosamente fino al punto di svolta: l’emendamento con cui il Pd ha messo d’accordo i centristi e inizialmente anche Forza Italia, mentre la Lega Nord, ha continuato a dare battaglia. Poi in serata il dietrofront del Cavaliere, che ha seguito la linea leghista dell’automatismo assalto in casa/legittima difesa (giorno o notte che sia) e ha bocciato le modifiche proposte dal relatore di maggioranza David Ermini (Pd).

Il teatrino di Salvini. Ma per le opposizioni che sostengono la linea dura – Carroccio in testa ma anche Fratelli d’Italia oltre a Forza Italia- non si è fatto abbastanza. Violente le proteste in aula dei leghisti. Lo stesso Matteo Salvini, presente nelle tribune riservate al pubblico, è stato allontanato e accompagnato fuori dai commessi poco prima della votazione finale. Il leader della Lega ha infatti gridato “Vergogna, vergogna”, ma il regolamento della Camera vieta a chiunque sieda in tribuna qualunque segno di approvazione o disapprovazione per quanto avviene nell’emiciclo. Salvini, accompagnato da altri deputati leghisti che indossavano magliette con la scritta “La difesa è sempre legittima”, “Io sto con le vittime”, ha poi tenuto un sit-in in piazza Montecitorio: “Questa legge è l’ennesimo affronto di un governo clandestino che arma i ladri e non difende i cittadini: quando la Lega sarà al governo farà una legge seria” ha detto.

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