Legittimo impedimento, Di Pietro propone il referendum abrogativo

Un milione di firme contro il “Lodo Berlusconi-Napolitano”: questo l’obiettivo che a partire da maggio impegnerà l’Italia dei Valori. A dirlo è, in un’intervista al “Fatto quotidiano”, il leader del partito Antonio Di Pietro.

«Un referendum – spiega – che non solo avrà l’obiettivo di cancellare la legge sul legittimo impedimento ma funzionerà anche come un monito nei confronti dell’opposizione: con Berlusconi non si deve fare nessuna riforma costituzionale». «Martedì depositeremo in Cassazione il referendum con un quesito molto secco: “Volete abrogare la legge?” E dunque, dal primo maggio al 20 luglio ci saranno mille banchetti in tutta Italia per raccogliere le firme contro il Lodo Berlusconi-Napolitano».

Ma nessun attacco al capo dello Stato: serve “pragmatismo per arrivare all’obiettivo, senza dare modo ai soloni dell’informazione di spostare l’obiettivo, nascondendosi dietro l’ipocrisia dell’inattaccabilità del presidente della Repubblica per criticare il dito e non guardare la luna”. «E dunque, invece di entrare in una continua discussione su cosa doveva fare o non doveva fare Napolitano, preferiamo spiegare agli italiani perché non condividiamo questa legge. Preferisco dire – aggiunge – che si tratta di un provvedimento incostituzionale e immorale».

L’Idv, aggiunge, non è più un “brutto anatroccolo” ma il secondo partito dell’opposizione, così credibile in alcune realtà ci sono democratici che vi si avvicinano: «Non tutti – dice a proposito del Pd – sono d’accordo con l’idea di scendere a compromessi col governo Berlusconi. Lo stesso segretario del Pd Bersani ha messo i paletti alle riforme, fino a poche ore fa escludendo di voler aprire. Adesso, deve rinunciare ad andare ad Arcore, ove mai fosse invitato: perché gli inviti a Berlusconi sono come la mela di Eva».

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