Legnini: "Manovra deludente, effetto depressivo da due punti di pil"

ROMA, 14 LUG – ''Speravamo in un confronto su aspetti limitati, quelli che avevamo prospettato al ministro Tremonti. Abbiamo chiuso la discussione in Commissione con risultati deludenti''. Lo ha detto il relatore di minoranza alla manovra, Giovanni Legnini, intervenendo in aula al Senato.

In ogni caso – ha detto Legnini dopo aver ricordato i momenti 'drammatici' sui mercati – ''la politica ha fatto la sua parte, almeno per la tempestivita' dell'intervento''. Ma ''la trattativa non c'e' mai stata'', nonostante questo l'opposizione si e' impegnata per approvare ''la manovra piu' pesante della storia repubblicana dopo quella di Amato''. E questo non grazie al ''presidente del consiglio il grande assente in questa fase storica''.

Legnini poi sottolinea ''l'inadeguatezza e la scarsa credibilita' dell'intervento correttivo proposto'' che avra' inoltre ''effetti negativi sulla crescita dell'economia. Ci sara' un effetto depressivo sul Pil di 2 punti percentuali. E la grande assente e' una seria strategia per la crescita. E la manovra e' minata da tale debolezza''.

Inoltre ''Ci eravamo illusi quando Tremonti ci ha annunciato una norma sulle liberalizzazioni. Altro che liberalizzazioni, la norma del governo dimostra che il 'freno a mano' e' tirato da braccia molto forti. Il governo si propone di proporre tra 8 mesi alle categorie di liberalizzare le attivita' non regolamentate. E c'era bisogno di una norma?'.

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