ROMA – Il Consiglio dei Ministri del 9 maggio si occuperà del taglio dello stipendio ai ministri. Il premier Enrico Letta lo ha annunciato all’assemblea annuale di Rete Imprese Italia, promettendo che “la somma ricavata andrà a tutela di chi perde il lavoro”.
Letta raccoglie l’appello del presidente Sangalli e assicura: “Il primo atto che il governo compirà non è un atto che riguarda gli altri, ma noi stessi perché i sacrifici devono partire da chi ha compiti di governo”.
“Cominciamo un cammino che sarà faticosissimo e non sono qui a spargere ottimismo superficiale – ha poi detto il premier – La situazione è di grande difficoltà e ognuno deve fare la sua parte”.
La premessa: “Siamo venuti qui, io e i ministri del governo, per ascoltare: il nostro compito è individuare le priorità che saranno messe subito in azione. Il percorso lo faremo insieme, con il dialogo: dialogheremo con tutti, ma non diremo tutti sì: la politica è dire anche dei no”.
Gli altri temi all’ordine del giorno in Cdm sono i provvedimenti da adottare sulla sospensione Imu e il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga.
Letta ha poi dedicato un momento al ricordo di Aldo Moro nell’anniversario del suo assassinio. “Il suo esempio ci insegna che la politica è alta quando è al servizio del Paese”. “Quel giorno di molti anni fa – ha raccontato – fu il mio primo contatto con la politica. Avevo 12 anni quando i miei genitori mi portarono in Via Fani e vedere cinque servitori dello Stato perdere la vita e il Presidente della Dc rapito e poi assassinato, mi ha fatto capire quanto la politica sia alta se è una politica di servizio“.
Intanto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso gli manda a dire: “Oltre a incontrare le organizzazioni delle imprese, incontri con urgenza anche i sindacati”.