Letta: “Merkel attenta all’Italia. Berlusconi non detta la linea”

Enrico Letta (LaPresse)
Enrico Letta (LaPresse)

FIRENZE – ”L’incontro con Angela Merkel è  stato molto interessante: ho trovato una persona assolutamente consapevole delle difficoltà dell’Italia e dell’Europa e attenta agli argomenti”. Lo ha assicurato il premier Enrico Letta parlando a Firenze all’incontro “La Repubblica delle Idee”.

A proposito dell’invito di Berlusconi ad ingaggiare un braccio di ferro con Angela Merkel, il premier Letta ha detto: “Quelle di Berlusconi sono battute. Non bisogna personalizzare il dibattito sull’Europa”. Sui processi che riguardano Berlusconi Letta ha spiegato che a suo modo di vedere “non ci sarà nessuna influenza” sul governo: “Mi auguro – ha aggiunto Letta – senso di responsabilità da parte di tutti i parlamentari della maggioranza” perché è “inutile alzare bandiere e bandierine sapendo che è una cosa velleitaria”.

Sempre a proposito dell’ex premier, Letta ha spiegato che non è lui il “vero driver” del governo: “Lunedì pomeriggio ci renderemo conto che non è cosìe che gli elettori sono consci che non c’è qualcuno che ci detta la linea”.

Sul governo, il premier ha rassicurato: “”Non bisogna fare nessuna pacificazione, non mi sento Togliatti nel dopo guerra, né Aldo Moro o Berlinguer: penso che il momento sia diverso e c’è bisogno che questo tentativo abbia successo”.

Poi Letta ha parlato anche di Iva “dico che ci proveremo a evitare l’aumento dell’Iva, ma che non lo decidiamo noi: quell’aumento nasce nel 2011” e di Imu: ”Faremo di tutto per evitare l’aumento ma tra i poteri del governo non c’è quello di stampare moneta. Ho preso nel discorso della Camera degli impegni sull’Imu che intendo mantenere, ma senza sfasciare i conti pubblici”.

‘Abbiamo approvato – ha proseguito Letta – un decreto che fissa al 31 agosto la data per la riforma dell’Imu. Le modalità saranno note in quel momento, poi il Parlamento deciderà se approvarle”.  A proposito della leadership, Enrico Letta ha spiegato che “a volte bisogna metterci le palle”. Letta ha ricordato come l’allora presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi, nel 1993 decise di tenere il G8 dell’anno successivo a Napoli, nonostante il parere contrario dei tecnici. “un esempio di leadership”, ha commentato Letta. “E’ una questioni di coraggio, di palle, che a volte bisogna mettere” ha concluso.

 

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