ROMA – Letta resiste, resiste, resiste. Ma spingono Renzi: vai avanti tu. Mentre il presidente del Consiglio porta il suo patto di coalizione a Napolitano si rincorrono le voci su un possibile approdo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Il Corriere della Sera dà praticamente per fatta la staffetta, il quotidiano la Stampa “accresce l’ipotesi” e la Repubblica si trastulla su un retroscena del suo fondatore Eugenio Scalfari che riporta alla platea del convegno su Enrico Berlinguer le parole di Napolitano a Renzi: “Napolitano vorrebbe che il governo si ripresentasse in Parlamento, alle Camere con la visione di Renzi”. “Avendolo sentito stamane – continua Scalfari – il Capo dello Stato ha detto a Renzi: Prendo attenta nota dei tuoi desiderata, poi consulterò le altre parti e prenderò la decisione più opportuna al Paese”.
Insomma mentre le voci di dimissioni si fanno sempre più insistenti e i piccoli partiti alla Camera chiedono più tempo per esaminare l’Italicum, a rompere gli indugi ci pensa il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Andrea Romano, che ai microfoni di SkyTg24, ha detto espressamente: “Enrico Letta è uomo di grande esperienza e sensibilità istituzionale. Sono sicuro che lui per primo comprenda l’esigenza di voltare pagina davvero, aprendo una nuova fase della storia politica di questo paese e arrivando rapidamente ad un nuovo governo che sia guidato anche da un’altra personalità”. E aggiunge: “Auspico quindi che Letta mostri quella generosità che ha sempre dimostrato nella sua carriera politica, favorendo l’apertura di questa nuova fase anche con la messa a disposizione del proprio ruolo”.
Angelino Alfano invece si sfila e butta la palla in campo al Pd: “Ho sentito Letta e gli ho detto che noi siamo pronti ad andare avanti ma anche che questa stessa disponibilità deve ottenerla dal Pd”, ha detto il vicepremier, a margine di un incontro politico a Latina. A sua volta il Pd dica con chiarezza se intende sostenere l’esecutivo. Precisa Alfano: “Se il Pd non dà un’appassionata e sincera disponibilità a rilanciare l’azione di questo governo, la situazione si complica”.
Intanto Matteo Renzi, dopo il Capo dello Stato ha incontrato i deputati Pd. Ai suoi ha detto: “Se salta la legge elettorale salta l’Italia. E giovedì si decide sul governo”. Un giorno prima del termine per la presentazione dei sub-ementamenti alla legge elettorale, vero spartiacque della legislatura. Che il Capo dello Stato ha blindato, in nome della stabilità, concedendo due opzioni percorribili: il no alle urne deve passare da un rilancio pieno dell’azione di Governo, che sia Letta rafforzato dal sostegno pieno Pd o una staffetta con Matteo Renzi a Palazzo Chigi, questo lo spazio di manovra delimitato da Napolitano.
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