ROMA- Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri via social parla della lettera che ha scritto alla senatrice a vita Liliana Segre. “Ben venga il suo impegno in commissione per combattere tutte le forme di odio”, ha detto il senatore forzista.
Una lettera di solidarietà che ribadisce la gravità delle minacce di cui la senatrice è vittima- soprattutto perché rappresenta la memoria di una triste pagina della storia d’Italia- e in cui auspica che lei, a guida della Commissione straordinaria contro razzismo e antisemitismo possa essere un punto di riferimento anche per i politici che subiscono minacce di ogni genere perché, dice Gasparri “Tutti gli odiatori dovrebbero essere ricercati e condannati anche se sono ben consapevole che lei è un simbolo dell’odio e dell’orrore del secolo passato e che tutti noi non siamo al livello della sua testimonianza di sofferenza”.
Cosa scrive il senatore Gasparri alla senatrice Segre
“Gentile senatrice Segre, voglio esprimerle piena e totale solidarietà per le minacce dalle quali è stata raggiunta. Condivido tutte le iniziative giuridiche, politiche e parlamentari tese a stroncare queste campagne. Che colpiscano lei è molto grave, per ciò che rappresenta nella storia italiana ed europea e per le sofferenze che ha patito e che scandiscono tragicamente la storia del secolo scorso. Colgo l’occasione per allegarle l’ultima delle tante denunce che ho fatto, non più tardi di ieri, in relazione a minacce di vario tipo, anche di morte, che io come tanti altri politici, subisco da sempre. Quindi le campagne di odio vanno stroncate, tutte, senza distinzioni. Mi è ben chiara la differenza tra i messaggi di odio che colpiscono la sua persona e altri fatti. Non si può fare nessun accostamento. Se dovrà, come tutti auspicano, assumere un ruolo di riferimento nel Parlamento, guidando la Commissione che dovrà promuovere iniziative e valutare proposte su queste tematiche, sono certo che sarà un riferimento anche per tanti di noi che subiscono minacce e intimidazioni di ogni genere da molto tempo. Tenga conto che siamo in tanti a subire minacce di ogni genere. In vista del suo futuro lavoro le volevo segnalare queste situazioni, rinnovandole una stima sincera e profonda e ben consapevole del diverso rilievo di fatti non assimilabili”.
Chi è Liliana Segre
Liliana Segre è una testimone vivente della Shoah, sopravvissuta agli orrori della deportazione e dei campi di concentramento e sterminio nazisti.
Viene arrestata- in quanto ebrea- in Italia nel 1943, dopo il fallito tentativo di trovare riparo in Svizzera dalle vergognose leggi razziali allora vigenti in Italia e che discriminavano anche gli ebrei.
Quando nel gennaio del 1944 le SS la deportano in Germania e la internano nel campo di sterminio di Birkenau-Auschwitz Liliana non ha ancora 14 anni. Nel 1945 l’Armata Rossa avanza. I nazisti sgombrano il campo, si dirigono verso la Germania portando con sé Liliana e altri 56.000 prigionieri nella terribile “Marcia della Morte”. Liliana viene internata prima nel campo di Ravensbruck e poi in quello di Malchow, nel nord della Germania. Saranno i sovietici a liberarla il 30 aprile del 1945. Dei 776 bambini italiani di eta’ inferiore ai 14 anni deportati ad Auschwitz, sono 25 i sopravvissuti. Liliana è tra quelli
Rientra a Milano nell’agosto del 1945, ma solo nel 1990 rompe il silenzio sulla Shoah e comincia a raccontare la terribile esperienza che ha condiviso con migliaia di deportati.
Il 19 gennaio 2018 viene nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale.
La proposta di Liliana Segre
La senatrice subito dopo la sua nomina nel 2018 propone l’istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Il suo disegno di legge è composto da tre articoli. Il primo istituisce la commissione bicamerale di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo, il secondo specifica i compiti della commissione (raccolta di dati e la loro periodica pubblicazione) il terzo verte sul funzionamento della commissione.
Il 30 ottobre 2019: sì del Senato alla commissione straordinaria contro razzismo e antisemitismo.
Le minacce a Liliana Segre e l’assegnazione della scorta
Oggi, come se l’Olocausto non fosse bastato, Liliana Segre è destinataria di una media di 200 messaggi d’odio al giorno– come da lei stessa dichiarato durante un’intervista su Repubblica.
Il 5 novembre, nella zona 6 di Milano, proprio nella giornata in cui il Municipio ha organizzato un importante incontro delle scuole con la senatrice Liliana Segre, è comparso uno vergognoso striscione neofascista.
L’8 novembre l’avvocato Cathy La Torre- si legge su fanpage.it- ha depositato un esposto alla procura di Venezia per il reato di propaganda di idee fondate sulla superiorità razziale e sull’odio etnico, previsto dalla legge Reale-Mancino perché alla senatrice è stato augurato di tornare in un forno crematorio.
Il 6 novembre durante il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza presieduto dal neoprefetto (da ottobre) di Milano Renato Saccone viene presa la decisione di assegnare una scorta alla senatrice.