ROMA – ”La base di consenso parlamentare dell’attuale esecutivo è del tutto inadeguata a realizzare la difficile agenda di impegni sottoscritti di fronte alle istituzioni sovranazionali europee, al Parlamento e al popolo italiano”. Per questo, serve ”una nuova fase politica e un nuovo governo che abbia, da qui alla fine della legislatura, il compito di realizzarla”. Se non è una richiesta di dimissioni, ci manca davvero poco.
Sei parlamentari del Pdl, i cosiddetti ‘scontenti’, che si dicono ”solo in questo caso” disposti a sostenere il premier, hanno scritto una lettera (è la seconda, ma la prima che abbia in calce anche le firme) indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi apparsa oggi integralmente sul Corriere della Sera. Il documento è stato finora firmato da Giustina Destro, Roberto Antonione, Isabella Bertolini, Giancarlo Pittelli, Fabio Gava e Giorgio Stracquadanio.
Quando, alcuni giorni fa, apparve la prima lettera, quella anonima, il Pdl reagì con stizza. Berlusconi parlò di “bufala” mentre Fabrizio Cicchitto spiegò: “Senza firme la lettera non esiste”. Ora Cicchitto è stato accontentato. Per ora, però, il capogruppo del Pdl rimane cauto. Non parla di traditori e si dice pronto ad ascoltare i loro argomenti.
”Le chiediamo di assumere una iniziativa adeguata alla situazione – e’ l’appello al premier contenuto nella lettera –. Sia promotore di una nuova fase politica e di un nuovo governo che abbia il compito, da qui alla fine della legislatura, di realizzare l’agenda degli impegni sottoscritta con i partner europei e con essa le indicazioni venute all’Italia dalla Bce da lei opportunamente interpellata la scorsa estate. Siamo convinti che, cosi’ facendo, potra’ rispettare il mandato elettorale, gli impegni assunti con l’Europa e portare l’Italia fuori dalla crisi del debito”.
”Lei – spiega il documento -, come ciascuno di noi nel nostro compito quotidiano, e’ consapevole del fatto che la base di consenso parlamentare dell’attuale esecutivo e’ del tutto inadeguata a realizzare la difficile agenda di impegni sottoscritti di fronte alle istituzioni sovranazionali europee. Lei, come ciascuno di noi, e’ consapevole del fatto che l’attuale esecutivo e’ inadeguato al difficile compito anche a ragione delle insanabili divisioni strategiche che lo attraversano”.
”Come in altri momenti decisivi della storia politica – continua il documento -, lei ha l’occasione di agire da uomo di stato quale noi siamo convinti che lei sia. Agisca subito, nelle prossime ore. Unisca il Paese in un impegno straordinario all’altezza dei problemi. In quel caso, e solo in quel caso, noi la sosterremo con la determinazione e l’abnegazione di sempre”.