Liberalizzazioni, dai tir ai notai: ecco chi ci guadagna e ci rimette

Pubblicato il 21 Gennaio 2012 - 00:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 20 GEN – L’Eni perde la Snam e i tassisti che vedono accolta solo un loro piccola richiesta. Il decreto sulle liberalizzazioni non risparmia ”poteri piccoli e poteri grandi”, anche se sicuramente si salvano, in parte, i farmacisti e viene rinviato il verdetto della separazione della rete ferroviaria.

Ecco chi ci guadagna e chi ci perde

– TAXI: PERDONO: la competenza sulle licenze torna in capo all’Autorita’ per le reti (che si occupera’ anche di trasporti) ed e’ prevista una compensazione se arrivano piu’ taxi. Resta la possibilita’ di lavorare in piu’ comuni e le licenze brevi. Accolte solo le richieste sulle licenze plurime.

– TIR SICILIA: VINCONO. Arrivano infatti le nuove norme che consentono una velocizzazione del recupero delle accise per gli autotrasportatori. Salta anche il tetto di 250.000 euro per le compensazioni dei crediti d’ imposta, una norma che vale soprattutto per le imprese del Sud.

– COMMERCIANTI: BICCHIERE MEZZO PIENO. Saltano le norme che toglievano vincoli a saldi e promozioni. Ma rimane la norma che liberalizza gli orari di apertura, particolarmente odiata dai piccoli negozi e dai loro dipendenti perche’ aumenta i costi e peggiora le condizioni di lavoro.

– EDICOLANTI: IMPATTO DOUBLEFACE: Da una parte arriva piu’ concorrenza, con la possibilita’ di fare ribassi sulle riviste e i prodotti venduti, dall’altra avranno l’opportunita’ di rifiutare la vendita di gadget (”prodotti complementari” e’ scritto nel decreto) forniti dagli editori.

– IMPRESE: PERDONO PRIMO ROUND: Viene rinviata la norma per i pagamenti dei crediti della Pa, che vale 70 miliardi. Ma il pagamento potra’ essere fatto con titoli di Stato. Le imprese, che con la manovra di dicembre hanno incassato un abbassamento dell’Irap, ottengono pero’ meno vincoli per l’avvio di una nuova societa’.

– FARMACIE, SU FARMACI VINCONO A TAVOLINO. Tassativo: i medicinali di fascia C potranno essere venduti solo nelle farmacie. Ma sul loro numero il governo non torna indietro. Se le regioni non l’avranno aumentato entro 4 mesi arriva un commissario.

– BENZINAI VINCONO, PETROLIERI PERDONO: Stop ai contratti di esclusiva tra gestori e compagnie, possibilità per i distributori di vendere anche prodotti non-oil, self-service senza limiti fuori dai centri abitati. Passa attraverso queste misure la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti prevista dalla bozza del dl liberalizzazioni.

– ENI: ADDIO SNAM. La piu’ importante multinazionale italiana dovra’ mollare la societa’ Snam Rete Gas che ha la gestione della rete per il trasporto.

– NOTAI: PERDONO. Saltano le tariffe di riferimento, dovranno fare i preventivi ai loro clienti e, soprattutto, aumenteranno di numero: il decreto ne prevede 500 in piu’.

– FS, VITTORIA, MA SOLO A BREVE: Si ammorbidisce la separazione tra Rfi, che controlla la rete ferroviaria, e Trenitalia. Spettera’ all’authority per le reti. Non c’e’ piu’ la previsione di un decreto per indicare il ”livello” di separazione. Vittoria a tutto campo invece sull’alta velocita’, che non dovra’ seguire su tutta la tratta le procedure piu’ costose ora previste. Ma – spiega Catricala’ – la separazione arrivera’.

– IMPRESE EDILI, VINCONO: Meno tasse e meno burocrazia per le imprese edili. Le societa’ che costruiscono immobili non dovranno pagare la nuova Imu sulle case fabbricate per la vendita, per i primi tre anni. Ma arrivano norme per velocizzare i piani di edilizia e costera’ meno realizzare ”quartieri”: cala infatti la spesa obbligatoria prevista al 2% per ”abbellire” le infrastrutture con opere d’arte.

– AMBIENTALISTI, VINCONO SU ‘TRIVELLAZIONI’: Salta la norma sulle trivellazioni petrolifere che abbassava il limite delle trivellazioni in mare da 12 a 5 miglia dalle aree protette.