Bindi: “Manovra rapida. Ora liberalizzazioni, crescita, lavoro”

ROMA – ''La manovra ha avuto tempi stretti, non c'e' stata la possibilita' del confronto che sarebbe stato necessario. Ma se parliamo adesso di nuove riforme strutturali, il governo Monti deve mettersi in testa che le proposte vanno costruite con le forze politiche che lo sostengono e con le parti sociali''. A dirlo la presidente del Pd Rosy Bindi, intervistata da Repubblica.

''Il Pd ribadisce il sostegno al governo, ma la fase due del governo Monti – dice Bindi – per noi significa tre azioni. Liberalizzazioni, su cui il governo ha chiesto tempo per approfondire e il ministro Passera ha detto cose interessanti soprattutto sull'asta sulle frequenze. Quindi, crescita. E' un capitolo tutto da aprire e abbiamo proposto intanto di sbloccare alcuni patti di stabilita' per gli enti locali virtuosi. Poi, c'e' la questione lavoro e ammortizzatori sociali''.

In tema di sconti fiscali, ''intervenire sulle detrazioni significa andare a toccare le famiglie e anche alcuni elementi di crescita e di lotta all'evasione'', osserva. ''Mi auguro che il governo Monti non faccia tagli lineari alla Tremonti, ma selettivi. Altrimenti il paese non li puo' reggere''. Bindi si dice pronta a discutere sulla modifica dell'articolo 18. Tuttavia, rileva, ''nella tanto invocata flexsecurity e' chiaro dove e' la flessibilita', ma non si vedono altrettanto bene gli aspetti di sicurezza''. Inoltre ''la flessibilita' in uscita si fa in tempi di crescita, non di recessione. Prima ci vogliono gli ammortizzatori, cioe'' un impianto di sicurezza che renda la flessibilita' sopportabile per il lavoratore''.

Sulla proposta di un patto costituente lanciata da Casini, ''Nessuna grande coalizione'', chiosa Bindi. ''Dopo Monti ci sara' chi vince e chi perde le elezioni''.

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