ROMA – Il quotidiano Libero attacca il programma economico di Nichi Vendola. Il governatore della Puglia e leader di Sel ha presentato per le primarie del centrosinistra un “piano fiscale” che secondo il vicedirettore di Libero Franco Bechis farebbe “fallire l’Itali”a:
“Nove aliquote Irpef, il record della storia italiana. Con una stangata sopra i 100 euro di reddito lordo annuo fino ad arrivare a un’aliquota del 75% per redditi superiori al milione di euro annui. Soglia massima di utilizzo del contante a 300 euro, pagamento obbligatorio con bancomat in tutti gli esercizi e in tutte le attività. Tassazione ad Irpef di tutti i dividendi, i capital gains e anche gli affitti percepiti da immobili di proprietà. In compenso riduzione aliquote Imu ed esenzione per fasce di reddito basse, aliquota ordinaria Iva di nuovo al 20% portando però al 38% quella massima su non meglio precisati beni di lusso. Taglio di tutte le pensioni sopra i 50 mila euro lordi annui […] Cinque paginette, e lo slogan più antico del mondo: prendere ai ricchi per dare ai poveri”
Questa è la versione di Bechis. Ma cosa dice effettivamente il programma economico di Nichi Vendola (scarica il pdf)? C’è il taglio delle tasse per le fasce di reddito più basse, una mossa pensata per far ripartire i consumi. Queste le nove aliquote Irpef secondo Vendola, comparate con le cinque attuali. Per la prima fascia abbiamo messo “X-15.000” perché la “no tax area”, la soglia di reddito fino alla quale non si pagano tasse, varia dagli 8.000 euro per i lavoratori dipendenti ai 4.800 per i lavoratori autonomi:
- X-15.000 attuali 23% proposta Vendola 21%
- 15.001 – 28.000 27% 26%
- 28.001 – 55.000 38% 33%
- 55.001 – 75.000 41% 37%
- 75.001 – 100.000 43% 41%
- 100.001 -150.000 43% 44%
- 150.001 – 200.000 43% 47%
- 200.000 – 1.000.000 43% 50%
- Oltre 1.000.000 43% 75%
Quindi chi dichiara fino a 100.000 euro pagherebbe meno Irpef con la proposta di Vendola, con il calo più marcato, di 5 e 4 punti percentuali, sulle fasce di reddito 28-55.000 euro e 55-75.000 euro. Mentre dai 100.001 in su le tasse aumenterebbero, fino ad arrivare al 75% per chi dichiara più di un milione.
Un altro punto è la tassazione sulla finanza, il capital gain. Sul programma è scritto:
Proponiamo di spostare la tassazione sui dividendi e sui capital gains. Fin quando il reddito rimane nel perimetro dell’impresa ed è reinvestito ha un trattamento fiscale particolarmente favorevole, quando viene distribuito sotto forma di dividendi o capital gain, viene tassato in maniera rilevante.
Infine, per completare il quadro “Robin Hood”, ecco la patrimoniale secondo Vendola:
L’imposta patrimoniale graverà sugli attivi finanziari, essendo quelli reali (le abitazioni) già colpiti dall’IMU e sostituirà totalmente le imposte di bollo che attualmente gravano sui conti correnti e sui depositi amministrati di titoli. Ai fini del computo della base imponibile dell’imposta, sono state considerate le seguenti categorie di attivi finanziari:
• Depositi bancari
• Risparmio postale
• Titoli pubblici e privati (tipicamente obbligazioni delle aziende e titoli di stato)
• Azioni e partecipazioni in società di capitali
• Fondi d’investimento Per il 2010, la somma dei valori di queste categorie ammonta a 2.488,3 miliardi di euro.