Libero e “l’attentato” a Fini: la procura di Milano apre inchiesta sull’articolo di Belpietro

Gianfranco Fini

La procura di Milano ha aperto un fascicolo, al momento senza ipotesi di reato nè indagati, sull’editoriale pubblicato oggi dal direttore di Libero, Maurizio Belpietro e che riguarda il presidente della Camera Gianfranco Fini. In particolare, secondo quanto si e’ appreso, il fascicolo riguardarebbe cio’ che e’ stato scritto in relazione ad un ipotesi di attentato allo stesso Fini.

Il fascicolo, aperto dal procuratore aggiunto Armando Spataro, a capo del ‘pool antiterrorismo’, è un cosiddetto ‘modello 45’, che viene aperto con la dicitura ‘atti relativi a’, senza ipotesi di reato, nè iscrizioni nel registro degli indagati. A quanto si è appreso, la parte dell’editoriale a cui sono interessati gli inquirenti è quella che parla di un progetto per colpire il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante una visita istituzionale ad Andria, comune della provincia di Barletta-Andria-Trani. Nel suo articolo il direttore di Libero ha scritto che chi vorrebbe colpire Fini ”si sarebbe rivolto a un manovale della criminalita’ locale, promettendogli 200mila euro”.

Il prezzo, ha scritto Belpietro, comprenderebbe ”il silenzio sui mandanti, ma anche l’impegno di attribuire l’organizzazione dell’agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio”. Secondo il quotidiano, ”l’operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimita’ delle elezioni, cosi’ da condizionarne l’esito”.

Sulla vicenda la Procura di Trani sta per aprire un’indagine conoscitiva, mentre, a quanto si e’ appreso, gli inquirenti milanesi stanno conducendo un’indagine autonoma sulla base di quanto riportato nell’editoriale. Oggi Belpietro e’ stato sentito per circa due ore dal procuratore Spataro e all’uscita dagli uffici della Procura ha spiegato ai cronisti di aver riferito al magistrato ”cio’ che ho scritto”.

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