Libero: “Ai deputati paghiamo anche i massaggi”

ROMA – “Ai deputati paghiamo anche massaggi e terme”. Su Libero Franco Bechis fa i conti all’assistenza sanitaria integrativa degli onorevoli e tutti i “servizi” pagati con la devoluzione di parte dello stipendio lordo che i parlamentari ricevono a carico nostro. Bechis parte dall’inizio della storia spiegando che il 12 marzo 2009 un funzionario di Gianfranco Fini, il consigliere capo servizio per le competenze dei parlamentari, Mauro De Dominicis, ha trovato e firmato una convenzione con un vicino centro sanitario privato polivalente, lo studio diagnostico Pantheon. Rita Bernardini e i radicali hanno chiesto il testo della convenzione sanitaria e dopo un bel po’ di resistenze l’atto è stato trasmesso.

In uno degli allegati è prevista entro i 1.860 euro l’anno una serie di servizi aggiuntivi che partono proprio dalla balneoterapia e dalla shiatzuterapia. Sono possibili per i deputati anche la crenoterapia curativa con acque termali, la fangoterapia e le grotte termali. Tutte a due passi da Montecitorio. Tra i servizi erogati con lo stesso fondo anche ogni variante della termoterapia, crioterapia compresa.

Le prestazioni sono pagate direttamente in convenzione dal fondo per la solidarietà dei deputati. E siccome le richieste sono molte, spesso l’assistenza integrativa chiude in deficit. Fra il 2005 e il 2008 è andato in rosso di oltre 3 milioni di euro, compensati al momento con gli interessi percepiti dalla gestione finanziaria degli assegni di fine mandato dei deputati. Nel 2009 si è registrato un attivo di 3.874 euro, anche qui grazie a 14.719 euro di interessi bancari. Nel 2010 è stata la prima volta che i deputati nelle ultime due legislature che si è speso 9mila euro meno dei contributi incassati. Una inezia su una spesa annua che oscilla fra gli 11 e i 12 milioni di euro, ma pur sempre un tampone alla falla.

Gestione cookie