Libero contro il “tecnico” Amato e la pensione da 31 mila euro al mese

Pubblicato il 14 Novembre 2011 - 17:33 OLTRE 6 MESI FA
amato

Giuliano Amato (Lapresse)

ROMA – Entro la settimana il governo Monti sarà fatto e già impazza il toto-ministri: Giuliano Amato è in lizza per il ministero degli Esteri, finora occupato da Franco Frattini. C’è chi lo ha definito perfetto per la squadra “di tecnici” del nuovo esecutivo di responsabilità del dopo Berlusconi.

Franco Bechis dalle colonne di Libero però smonta anche le tesi di chi vorrebbe Amato nel governo, come “uomo delle riforme” e ricorda che in caso di tagli alle pensioni l’ex presidente del Consiglio ha da vantarne una da ben 31 mila euro lordi al mese.

“Amato è una sorta di recordman nel cumulo previdenziale, che oggi gode di un assegno lordo mensile di oltre 31mila euro. Quando Lilli Gruber a settembre gli chiese se era vero che aveva una pensione così alta, Amato rispose da politico consumato: «Scusi, non capisco la domanda». Deve averla capita bene invece chi oggi grida implorando Monti: «No, lui al governo, no!»”, scrive Bechis.

Poi il giornalista snocciola tutti gli incarichi ricoperti da Amato per spiegare che “ci vuole coraggio” per definirlo un tecnico: “Quattro legislature da deputato, una da senatore, in parlamento fino al 2008. Socialista, fedelissimo di Bettino Craxi che poi tradì. Commissario politico della federazione socialista di Torino, vicesegretario generale del partito. Candidato alla presidenza dei Democratici di sinistra nel 2001 (ma l’ipotesi poi tramontò), tifoso e sponsor dell’Ulivo qualche anno più tardi, nel 2007 membro del Comitato nazionale per il Partito Democratico. Un politico di parte, che talvolta ha cambiato parte. Due volte presidente del Consiglio, nella Prima Repubblica pugnalando il Craxi ferito e morente e nella Seconda Repubblica alla guida del governo dell’Ulivo dopo le dimissioni di Massimo D’Alema da palazzo Chigi”.