Libia, Giuliano Ferrara: “Guerra iniziata tardi e male”

Giuliano Ferrara

ROMA – ”Devo rilevare che questa guerra  è cominciata male e tardi, e sono due brutti avverbi per l’inizio di una guerra”. Così Giuliano Ferrara nel corso di Qui Radio Londra dopo il Tg1.

”Quando è iniziata la crisi in Libia – ha spiegato il direttore de Il Foglio -, bisognava subito intimidire Gheddafi, mettere la forza a disposizione della politica ed ottenere o la caduta del Rais o che venisse a più miti consigli. Questo occorreva fare, oppure bisognava dire che non saremmo intervenuti, con un messaggio che significava indebolire la rivolta, evitando la degenerazione successiva”.

Ferrara ha quindi parlato del ”grande attivismo dei francesi, con un presidente che ha iniziato atti sconsiderati che tendevano a forzare la mano per arrivare a una grande esposizione della Francia sul teatro del Mediterraneo”.

”Adesso dobbiamo riparare al male e tardi, con un’azione che è entrata in stallo diplomatico-politico – ha concluso Ferrara -. L’Italia giustamente ha detto che serve l’unità del comando, negando altrimenti l’uso delle basi. La situazione è complicata, non sono chiari gli obiettivi dei bombardamenti. L’equivoco è tutto lì: le guerre umanitarie non esistono, sono una maschera ideologica. L’unica giustificazione di una guerra è la razionalita: la guerra deve portare presto e bene a pace e stabilità”.

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