GENOVA – Candidato alle primarie di centrosinistra in Liguria, Sergio Cofferati denuncia “l’intromissione” di esponenti del centrodestra nella campagna elettorale per scegliere il candidato alla presidenza della Regione Liguria, che si terranno l’11 gennaio e che vede candidati oltre all’europarlamentare, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla protezione civile, Raffaella Paita, e Massimiliano Tovo del Centro democratico.
“Ncd inquina le primarie”. “C’è un tentativo di portare a votare esponenti del centrodestra, non per scegliere la persona, ma lo schieramento politico. Io non lo accetto e chiedo che il partito a livello regionale e nazionale si esprima su questo. Così si snaturano le primarie”, ha detto Cofferati paventando una coalizione di larghe intese.
Esponenti del centrodestra stanno dichiarando di appoggiare Raffaella Paita. Tra questi, in maniera netta, ci sono Alessio Saso, consigliere regionale e segretario provinciale a Imperia dell’Ncd, e l’ex senatore di Forza Italia Franco Orsi.
“Se si vuole per la Liguria un governo di larghe intese si dica, io non ci sto”, ha sottolineato Cofferati. Saso e Orsi “non sono elettori del centrodestra che hanno cambiato idea, sono dirigenti di partiti del centrodestra che indicano un modello di alleanza per il governo della Regione. C’è il rischio grave di snaturare le primarie. Serve chiarezza e un giudizio del partito su quanto sta accadendo, perché così si sceglie la coalizione, non il candidato governatore. Chiedo parole chiare, sia dal Pd che dalla Paita”, ha affermato Cofferati annunciando che scriverà una lettera alla segretaria nazionale del Pd e a quella regionale per “un pronunciamento politico”.
L’ex leader della Cgil e sindaco di Bologna ha sottolineato anche un altro aspetto “delicato” delle primarie. “Se il confronto non viene gestito nel rispetto tra concorrenti, dopo l’11 gennaio si possono creare difficoltà. Da settimane ricevo contumelie di iscritti al mio partito, come dal sindaco della Spezia Massimo Federici: se si insulta un candidato come si fa poi a sostenerlo alle elezioni? Se si rompe un rapporto di appartenenza alla stessa forza politica, l’incognita prevale sul certo”.
Quanto sta avvenendo è un altro capito della spaccatura in atto nel Pd ligure: da una parte – ad esempio – il segretario regionale Giovanni Lunardon che sostiene Cofferati e la discontinuità; dall’altra chi vuol continuare a governare sull’esperienza tracciata da Burlando. Il governatore da mesi ha indicato Raffaella Paita come sua candidata.
Con Cofferati il senatore-editore Maurizio Rossi, ex montiano e fondatore della lista Liguria Civica. A complicare il quadro delle alleanze, c’è anche il senatore ex Scelta Civica Maurizio Rossi che ha fondato il movimento locale “Liguria Civica” e possiede Primocanale, tv locale: dal momento che il centrodestra non esiste, questo il suo pensiero, solo le consultazioni interne ai democratici decideranno il futuro governatore. Lui ha scelto Cofferati, in funzione dichiarata anti-Paita.
I conflitti di interesse del candidato rivale, Raffaella Paita. 35 anni, ascesa lampo nel partito in Liguria, Claudio Burlando sponsor pesante, nomea di renziana acquisita, Raffaella Paita deve difendersi però dalle accuse di conflitti di interesse e di partecipare a un sistema di potere che ormai è logoro.
Il porto di Genova è un business di famiglia. Lui, Luigi Merlo, è il presidente dell’Autorità portuale, nominato nel 2008 dal governo Prodi e riconfermato da quello Monti nel 2011, con la sponsorizzazione di Claudio Burlando, per 10 anni governatore della Liguria. Lei è Raffaella Paita, 35 anni, con una fulminea carriera alle spalle che l’ha portata al soglio di assessore alle Infrastrutture della giunta regionale. La gestione del più importante scalo marittimo italiano si decide tra la cucina e il soggiorno.
Un conflitto di interessi che rischia di diventare ancora più grande, con la candidatura di Raffaella Paita alla primarie del Pd ligure per la presidenza della regione, attese l’11 gennaio. Che la coppia abbia molti interessi in comune lo dimostra la staffetta proprio nell’assessorato alle Infrastrutture. Merlo lo ha occupato fino al 2008. La moglie lo ha sostituito a partire dal 2010. Governatore, sempre Claudio Burlando. (Manuela Bonaccorsi, Corriere della Sera)