LIVORNO – Solo 24 ore. Tanto è durato il mandato di assessore alla Mobilità di Simona Corradini prima di essere silurata dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin del Movimento 5 stelle. La Corradini è “rea” di aver mandato il proprio curriculum senza specificare di essere stata candidata con la lista “Città diversa“. Una condizione che viola il regolamento interno M5s sulla partecipazione a persone candidate con altre forze politiche.
Matteo Pucciarelli sul Tirreno scrive:
“Una volta scoperto il passato ingombrante di Corradini, Nogarin ha provato a forzare la mano — «è una professionista di cui abbiamo bisogno, la migliore in città, farà un ottimo lavoro » — presentandola ufficialmente alla stampa”.
Nogarin però non aveva tenuto conto della reazione dei 20 consiglieri comunali di M5s:
“I venti consiglieri comunali del M5S hanno infatti costretto il sindaco al dietrofront il giorno dopo, dopo un’assemblea di fuoco. «Scusa ma qui sta succedendo il finimondo — la telefonata di Nogarin raccontata dal Tirreno all’assessore alla Mobilità appena nominata — o ti dimetti da sola o dovrò farlo io»”.
Anche la nomina di Alessandro Aurigi, delega all’Urbanistica, ha creato problemi al neo sindaco a Cinque stelle:
“Il quale per anni ha lavorato nello stesso studio di ingegneria di Nogarin. Anche se il sindaco con i giornalisti ha sorvolato su questa conoscenza di lunga data. Un’altra nomina che ha provocato qualche imbarazzo nella base”.