Lodo Alfano, Cicchitto decreta la pace con Napolitano ma conferma le accuse di “complotto” contro il premier

Pubblicato il 9 Ottobre 2009 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA

“Il governo deve andare avanti per la sua strada, forte del mandato popolare e di una maggioranza compatta. Non ci saranno elezioni anticipate. Mentre con Napolitano occorre ricomporre un rapporto costruttivo di tipo istituzionale”. Intervistato da Libero, Fabrizio Cicchitto fotografa così la situazione dopo la bocciatura del lodo Alfano da parte della Consulta.

“Non considero Giorgio Napolitano – dice il capogruppo del Pdl alla Camera – un nemico del premier, egli non fa parte di un disegno in atto contro Berlusconi. Passato l’attrito del primo momento, sono sicuro che verranno ristabiliti rapporti positivi perchè lo scontro tra le istituzioni non conviene a nessuno”.

Cicchitto però vede similitudini tra l’attuale situazione politica e quella del ’92-94 e contesta apertamente la “paradossale” sentenza della Corte costituzionale: “I giudici hanno fatto una scelta sulla base di schemi politici, tant’è che hanno rovesciato il ragionamento fatto nel 2004 sul lodo Schifani, invece dovrebbero essere super partes – sottolinea il capogruppo del Pdl – e non comportarsi come una ghigliottina che massacra le leggi del centrodestra”.

“Ecco – dice Cicchitto – “si è capito che la maggioranza della Consulta opera all’interno del quadro di un attacco concentrico contro il presidente del consiglio. In questi mesi c’è stata un’escalation: prima la campagna su gossip e vita privata, poi il tornare a parlare di presunti legami con la mafia, quindi la condanna al risarcimento per la Mondadori e adesso la sentenza dell’Alta Corte”.