Lodo Alfano, le proposte dei finiani: “Potrà valere solo una volta” e “No sospensione per coimputati”

Pubblicato il 28 Ottobre 2010 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA

Giulia Bongiorno

I finiani non fanno retromarcia e sul Lodo Alfano presenteranno un emendamento che possa permettere l’utilizzo della sospensione dei processi una sola volta. Continua, dunque, la battaglia tra Fli e Pdl sul filo della ‘reiterabilità’ dello scudo per le più alte cariche dello Stato.

Questa è solo una delle proposte che i finiani si apprestano a presentare nella commissione Affari Costituzionali. Gli emendamenti in tutto saranno otto, tra cui spunta anche la proposta di non permettere la sospensione del processo per i coimputati.

Gli otto emendamenti sono stati presentati alla stampa dal consulente giuridico di Fini Giulia Bongiorno insieme al capogruppo Pasquale Viespoli, all’unico componente di Fli in commissione Maurizio Saia e al deputato dell’Mpa Pasquale Pistorio, sostenendo che non si tratta di ”paletti”.

”Noi – sottolinea Bongiorno – vogliamo solo mettere dei limiti per rendere più accettabile il provvedimento”. ”Il nostro emendamento su questo punto – precisa il presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno – riprenderà sostanzialmente la norma sulla non reiterabilità contenuta nel Lodo Alfano approvato con legge ordinaria. Con una sola eccezione: noi togliamo la premessa della norma e cioè ‘salvo che nella stessa legislatura”’.

Il che, insomma, significa che, se nell’ambito di una stessa legislatura, lo stesso premier dovesse ricevere l’incarico anche per dar vita, ad esempio, ad un governo tecnico, la sospensione dei processi, comunque, potrebbe venire chiesta ”una sola volta”. Ma i finiani propongono di escludere l’applicabilita’ del Lodo anche nel passaggio da una funzione all’altra. Se cioè il premier dovesse poi andare al Quirinale, non potrebbe usufruire nuovamente dello scudo giudiziario.

”Sulla reiterabilità – sottolinea Giulia Bongiorno, che però non mostra alla stampa i testi degli emendamenti – la scelta è quella di inserire delle proposte di modifica che di fatto la precludano. E questo nel rispetto delle sentenze della Corte Costituzionale e nel rispetto del bilanciamento degli interessi: da una parte si vuole salvaguardare la funzione e dall’altra l’efficienza dei processi”. Il ”punto di bilanciamento”, per Giulia Bongiorno, è dunque ”la tutela della funzione, ma anche la volonta’ di evitare che come conseguenza ci sia una sospensione infinita dei processi”.

Ma i finiani propongono di introdurre nel ddl anche altre novità. Prima di tutto, spiega il consigliere giuridico di Fini, ”ci siamo posti il problema dell’assunzione delle prove urgenti. Se c’è un procedimento in atto per assumere prove urgenti (come potrebbe essere, ad esempio, l’assunzione di una testimonianza da parte di qualcuno che e’ in fin di vita) noi proponiamo che, nonostante la sospensione del processo, questa prova possa essere assunta comunque. E questo riguarderebbe anche gli atti urgenti”. ”La nostra intenzione insomma – sottolinea Giulia Bongiorno – è quella di allargare il più possibile l’acquisizione delle prove”.

Ma non basta. Fli, negli otto emendamenti che dovrebbe presentare, suggerisce anche di tutelare i processi nei quali fossero presenti più imputati. ”Siccome la sospensione del processo è legata alla funzione – spiega la parlamentare di Fli – cerchiamo di introdurre un meccanismo grazie al quale lo stop al processo valga solo per l’alta carica dello Stato che si intende tutelare”. Il che, tradotto, significa che se in un procedimento penale a carico del presidente del Consiglio e di altri imputati, si sospenderà nei confronti del premier, ma si andrà avanti per quanto riguarda tutti gli altri soggetti. Tra le proposte di modifica dei finiani ce n’e’ anche una che riguarda la sospensione della prescrizione. Questa, spiega ancora Bongiorno, varra’ ”sia per i reati commessi prima della carica, sia per quelli commessi dopo il conferimento del mandato”.

Una mediazione tra Pdl e Fli sembra invece esserci sulla proposta dei berluscones di rendere “automatico” il Lodo Alfano per le più alte cariche dello Stato. A definire la proposta ”condivisibile” è il presidente dei senatori di Fli, Pasquale Viespoli che dice: ”Ci riserviamo di leggere il testo degli emendamenti del Pdl ma per quanto riguarda la proposta di rendere automatica la sospensione dei processi al capo dello Stato e al presidente del Consiglio, ci sembra assolutamente condivisibile”.