Le ”conseguenze politiche” annunciate dopo la lettera del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al presidente della Commissione affari costituzionali al Senato Vizzini sul lodo Alfano sono ”del tutto estranee” agli ”intendimenti del Capo dello Stato”, volti sempre ”a favorire con la massima imparzialità la correttezza e la continuità della vita istituzionale”: è quanto si legge in una nota del Quirinale nella quale si sottolinea l’estraneità del presidente da ”soggettive interpretazioni e generalizzazioni” della lettera.
“Con la lettera inviata al Presidente Vizzini – si legge nella nota del Quirinale -, il Capo dello Stato ha ritenuto di dover manifestare le sue ‘profonde perplessità’ su un punto specifico – tale da incidere sullo status del Presidente della Repubblica – della proposta di legge costituzionale all’esame della prima Commissione del Senato”.
”Le soggettive interpretazioni e le generalizzazioni del contenuto della lettera – si legge ancora – apparse in diversi commenti di stampa, così come le conseguenze politiche che taluni annunciano di volerne trarre, sono del tutto estranee agli intendimenti del Presidente della Repubblica, sempre volti a favorire, con la massima imparzialità, la correttezza e la continuita’ della vita istituzionale”.