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Lodo Mondadori: Csm scende in campo per tutelare Mesiano

di Sandro |20 Ottobre 2009 14:20

La decisione di aprire la pratica a tutela del giudice di Milano Raimondo Mesiano è stata presa all’unanimità dalla Prima Commissione del Csm. La Commissione elaborerà nella serata di martedì un testo che sarà già portato mercoledì con procedura d’urgenza all’esame del plenum di Palazzo dei marescialli. Dunque presto potrebbe esserci la pronuncia definitiva del Csm sugli attacchi al magistrato milanese .

L’apertura della pratica a tutela del giudice Raimondo Mesiano e della «credibilità della giustizia civile» era stata chiesta il 5 ottobre scorso al Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli dai togati di Unità per la Costituzione, Magistratura democratica e Movimento per la giustizia e dai laici del centro-sinistra Letizia Vacca e Mauro Volpi.

Nel documento (primo firmatario Giuseppe Maria Berruti) non si citavano direttamente nè Berlusconi nè i capigruppo del Pdl, ma si parlava genericamente di «dichiarazioni pubbliche di autorevoli esponenti del Parlamento e del Governo». E si sottolineava la «singolarità» e la conseguente «gravità» della vicenda, che è rappresentata «dalla natura privata e non istituzionale dell’attività sulla quale la sentenza milanese si è pronunciata»; e che in sostanza risiede nel fatto che si è parlato di disegno eversivo a fronte di una sentenza che riguarda gli affari personali del premier, per fatti peraltro antecedenti a quando ha assunto la carica di presidente del Consiglio. Di qui la necessità – concludevano i firmatari- di un intervento per «accertare e a rappresentare ai magistrati, e all’opinione pubblica, se la sentenza e il suo percorso hanno conservato piena natura giurisdizionale».

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