Lombardia. Formigoni vara la giunta, Monica Rizzi l’unica donna

Roberto Formigoni

Sedici assessori, quattro sottosegretari e una sola donna. Sono i numeri della nuova giunta della Regione Lombardia con Roberto Formigoni presidente per la quarta volta, che ha nominato come suo vice il leghista Andrea Gibelli. La Lega, che in Lombardia ha ottenuto un forte successo elettorale, è rappresentata in giunta da cinque assessori e un sottosegretario. Gli altri 11 assessori e 3 sottosegretari sono tutti del Pdl (2 ex An e 5 di area Cl).

Molte le conferme soprattutto negli assessorati strategici: Raffele Cattaneo avrà ancora la delega alle infrastrutture e alla mobilità, Romano Colozzi resta al Bilancio, Giovanni Rossoni alla scuola, il medico di Bossi, Luciano Bresciani, alla sanità. L’area ex An è rappresentata da Romano La Russa (Protezione civile, polizia locale e sicurezza) e da Carlo Maccari (Semplificazione e digitalizzazione).

Tra i sottosegretari non è stato confermato Roby Ronza, ex portavoce del Meeting di Rimini. Al suo posto, con la delega alla attuazione del programma e all’Expo, è entrato Paolo Alli, che fa parte anche del Cda di Expo, ed è vicinissimo a Formigoni anche per la sua militanza in Cl. Massimo Zanello (Lega) ha lasciato la cultura a Massimo Buscemi (Pdl) ed è stato nominato sottosegretario al cinema. Sottosegretario all’attrattività e promozione del territorio il geometra Francesco Magnano, molto vicino a Silvio Berlusconi.

A Monica Rizzi, leghista della Valcamonica (Brescia) è stata data la delega allo sport che nella scorsa legislatura era di Piergianni Prosperini. «C’é un miglioramento – ha detto Formigoni commentando la presenza di un’unica donna – rispetto all’altra giunta. Non sono del tutto soddisfatto, avrei voluto che soprattutto da parte degli elettori vi fosse una scelta più forte della componente femminile». «Abbiamo scelto una squadra – ha spiegato Formigoni – che ha come compito quello di realizzare il nostro programma che, con il voto, è stato sottoscritto dai cittadini della Lombardia. Il nostro obiettivo è di rispondere al meglio alle nuove sollecitazioni che nel corso di questi anni ci verranno dai nuovi eventi».

Formigoni ha quindi spiegato che la scelta della giunta non é stata fatta in base alle sollecitazioni che sono arrivate dal territorio: «Qui è rappresentata tutta la Lombardia e nessun assessore deve sentirsi legato al suo territorio. Il suo territorio è l’intera regione e nessuno deve pensare di gestire in modo solitario la delega. Ogni assessore propone e in giunta si discute e si decide». Critiche alla composizione della nuova giunta sono arrivate dal Pd: «L’articolo 11 dello Statuto di Regione Lombardia prevede – ha dichiarato Sara Valmaggi – che sia rispettato il principio della democrazia paritaria. Questo dovrebbe voler dire nei fatti garantire negli organi di governo una rappresentanza di entrambi i generi al 50%. Nella Giunta di Formigoni ci sarà una sola donna a cui peraltro auguro buon lavoro».

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