Lombardo all’attacco: “Il centro di Mineo per i migranti è un bluff del governo”

Raffaele Lombardo (foto La Presse)

PALERMO – ”Il governo della Regione siciliana è al fianco dei sindaci del calatino che stanno protestando a Mineo. A conti fatti, con l’ingresso dei primi migranti trasportati da Lampedusa con la nave San Marco, ormai si può parlare di un vero e proprio bluff da parte del governo nazionale”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo.

”Il Villaggio degli Aranci – aggiunge – doveva essere destinato ad ospitare i richiedenti asilo presenti su tutto il territorio nazionale: nutrivamo già delle forti perplessità su questa scelta. Ma aprire le porte di Mineo ai profughi sbarcati a Lampedusa, di cui non si sa nulla e di cui in molti casi non si conosce neanche la vera identità è inaccettabile”. ”Trasferire i migranti dalla Sicilia alla Sicilia – conclude – significa continuare a scaricare sempre e soltanto sulla Sicilia – a Lampedusa, a Mineo e a Birgi, tanto per fare gli esempi più macroscopici – i costi sociali ed economici di questo ‘tsunami’ migratorio”’.

”Quello che temevo si sta verificando – continua Lombardo -. C’e’ stata grande superficialita’ a dire di si’ senza le necessarie garanzie per quello che poteva accadere. Li’ si stanno ammassando persone, si sta creando una sorta di grande lager”. ”Sinora – osserva il governatore – erano ospitati in dieci centri diversi dove stavano raggruppati per provenienza, nazionalita’, fede religiosa, cultura e appartenenza politica. I primi 60 pare siano arrivati il primo giorno e si trattava di afghani e pakistani, cioe’ oppositori del governo dell’ Afghanistan. E, ad esempio, gli oppositori di quel governo sono i talebani. Questi magari non lo saranno, ma di certo la situazione e’ complicata”. ”Il problema piu’ grave – conclude – e’ pero’ un altro: queste persone sono libere di uscire e infatti decine di loro si aggirano per le campagne. Visto che il 75% di queste persone ottiene l’asilo, l’obiettivo sarebbe l’integrazione. Nella buona sostanza il governo a questa gente ha dato la prospettiva di trovarsi un lavoro. Ma dove? In una delle aree piu’ depresse si vanno a piazzare 2.000 persone che alla fine cercheranno un lavoro. E gia’ lo cercano aggirandosi per le campagne. Alcuni di loro non sono tornati alla base gia’ dalla prima sera. Li hanno portati via forse dalla Lombardia o dal Veneto dove avrebbero avuto la possibilita’ di integrarsi. Lasciamo il Villaggio degli Aranci com’era e liberiamo da questo ennesimo problema i nostri cittadini e i nostri amministratori”. .

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